Eder Citadin Martins nato a Lauro Muller (Brasile) il 19 novembre 1986 e Graziano Pellè, nato a San Cesario (Lecce), il 15 luglio 1985 entrambi attaccanti. Apparentemente i due calciatori sembrano aver poco in comune oltre al ruolo. L’uno brevilineo e funambolico cresciuto tra Brasile e centro-nord Italia e l’altro alto e prestante, cresciuto tra meridone ed Olanda.
Eppure il destino ha voluto unire questi due calciatori che stasera per la prima volta in maglia azzurra faranno coppia in attacco per provare a dare l’ennesimo dispiacere all’Inghilterra di Roy Hogdson, in una sfida che seppur amichevole ha sempre il suo fascino.
Fin qui nulla di particolare direte, di coppie d’attacco in nazionale, soprattutto negli ultimi anni se ne sono succedute molte. Di spunti di riflessione sulla coppia Eder-Pellè a dire il vero ce ne sarebbero, ma parlare di Eder e del suo essere oriundo o di Pellè in virtù del suo essersi affermato all’estero sarebbe assolutamente banale. Meno banale è invece riflettere sulla crescita costante di questi due calciatori che questa sera non giocheranno insieme per la prima volta, ma torneranno bensì a farlo dopo tre anni con una maglia molto simile a quella del club che li unì per la prima volta.
Era il gennaio 2012, la Sampdoria di Garrone dopo aver assaporato l’ebbrezza dell’Europa che conta (seppur fermandosi ai preliminari, persi contro il Werder Brema) era caduta in serie B al termine di una stagione, quella 2010-2011 a dir poco sciagurata. L’inizio dell’annata successiva, la 2011-2012 non era stato certo migliore ed anche nel campionato cadetto i blucerchiati di Atzori annaspavano in zone poco nobili della classifica. A quel punto però toccò al presidente Garrone intervenire, dapprima esonerando Atzori e sostituendolo con Iachini e poi nel mercato di gennaio nella quale operò una vera e propria rivoluzione soprattutto nel reparto offensivo. Ed ecco, che il destino decise di unire i nostri due protagonisti. A Genova arrivarono tra gli altri Eder in prestito dal Cesena e Pellè in prestito dal Parma. Entrambi gli attaccanti accettarono di scendere di categoria per provare a far risalire la Samp. Eder, aveva fino a quel momento disputato 16 gare e messo a segno 2 reti (una all’Udinese e l’altra alla Roma) a Cesena, mentre Pellè a Parma aveva visto il campo 11 volte mettendo a segno un gol proprio contro il suo Lecce.
Inutile dire che l’operazione riuscì. Dopo essersi sfiorati per la prima volta dandosi il cambio nel match vinto dai doriani per 1-0 contro l’Empoli il 6 marzo 2012 (Pellè subentrò ad Eder all’85’ tornando così in campo dopo un problema all’adduttore che lo aveva fermato nel mese di gennaio) i due esordirono in coppia nel match vinto 2-1 a Cittadella il 24 marzo 2012 grazie proprio ad una doppietta di Pellè, che siglò la prima rete raccogliendo un cross, indovinate di chi? Ovviamente di Eder. Nella gara successiva, contro la Nocerina, i due partirono nuovamente titolari e la Sampdoria vinse sempre grazie ad una doppietta di Pellè. Di lì a fine stagione, Eder e Pellè fecero coppia solo un’altra volta (6 aprile 2012, sconfitta 1-0 a Crotone) poi anche a causa del rientro di un Nicola Pozzi in stato di grazia (20 reti all’attivo in quella stagione) fu più Eder che Pellè a vedere il campo, ma ciò non impedì ad entrambi di esser protagonisti e di chiudere la stagione con 4 reti per parte.
Dopo la vittoria nella doppia finale play-off contro il Varese la Samp tornò in serie A e per il nuovo progetto decise di confermare Eder riscattandolo dal Cesena e tenendolo fino ad oggi, mentre Pellè tornò a Parma, per poi passare al Feyeenord consacrarsi con la maglia degli olandesi e passare al Southampton. Ora, 2 anni e 359 giorni dopo Eder e Pellè tornano a far coppia e chissà che dal sogno blucerchiato non riescano a passare a quello azzurro.