El Diablo: il “Gigante con il Forcone“. Ricordi e rimpianti, come quando abbandona uno che c’è sempre stato. Poco cambia se a ritirarsi questa volta non è un campione delle due ruote, ma Dieter Senft. El Diablo è uno dei tifosi più famosi e folcloristici al mondo: chi accendeva la tv il pomeriggio di inizio estate lo vedeva correre con il forcone, la calzamaglia e il mantello e strappare un sorriso ai telecronisti, a volte persino ai corridori allucinati dalla fatica. Nelle scorse ore Didi ha comunicato che dopo vent’anni è tempo di riposarsi. Un po’ è l’età e un po’ la salute, visto che due anni fa è stato operato per una trombosi cerebrale. Allora, per la prima volta dopo 19 anni, perse un’edizione del Tour de France. Una presenza costante e rassicurante, nonostante il look, che non disdegnava i tornanti del Giro d’Italia come palcoscenico dei suoi show.
Inoltre la sua decisione è dovuta a motivi economici: gli sponsor, che per anni hanno pagato le lunghe trasferte e le settimane in giro per l’Europa, si erano fatti poco munifici soprattutto a causa dell’assenza dalla Grande Boucle delle tv tedesche, sdegnate dai ripetuti scandali doping. “Ormai prendevo mance da 500 euro al mese, non riuscivo più a coprire le spese” ha raccontato alla Bild. Impossibile andare avanti, nonostante Didi fosse un tipo alla buona e dormisse in auto il più delle volte. Senft è nato 62 anni fa a Reichenwalde, vicino a Berlino. Il suo esordio da tifoso in Francia avvenne nel 1993 in compagnia della moglie Margitta: erano a bordo di un tandem di tre metri.
Ci lascia così un’altra bella storia dello sport mondiale degli anni ’90. Ah mama mia El Diablo. Ariba, ariba El Diablo. Ah mama mia El Diablo.