Talento, classe, genio e sregolatezza. In una parola: Ronaldinho. Ronaldo De Assis Moreira è uno dei più alti rappresentanti del calcio spettacolo del terzo millennio: un fenomeno sul campo che per oltre un decennio ha entusiasmato milioni di appassionati.
Nato nel 1980 a Porto Alegre da un’umile famiglia, Ronaldinho comincia l’attività agonistica sulla scia del fratello, Roberto de Assis, poi divenuto suo procuratore. È il Gremio la sua prima squadra, poi l’approdo in Europa nel 2001 per indossare la maglia del Paris Saint Germain. In Francia trascorre due stagioni e si fa conoscere al grande pubblico, meritando la convocazione in nazionale e facendo parte della spedizione verdoro che andrà a vincere il Mondiale di Giappone e Corea de Sud nel 2002.
Dal 2003 il sui quinquennio migliore: viene acquistato dal Barcellona e rimane in Catalogna per cinque anni. Con le sue giocate – i dribbling e i flip-flap che diventano sin da subito il suo inconfondibile marchio di fabbrica – fa impazzire le difese avversarie e arriva alla conquista del Pallone d’oro nel 2005. Contribuisce, inoltre, alla formazione del grande Barcellona che da lì a qualche anno arriva a dominare, grazie a quell’entusiasmante gioco noto come tiki-taka, i campi di tutto il mondo.
Terminata l’avventura blaugrana, viene acquistato dal Milan. Ma Ronaldinho è già in fase calante della sua carriera ed alterna momenti di godimento puro per gli spettatori ad altri di inspiegabile appannamento sul terreno di gioco. Dopo due anni e mezzo in rossonero, ritorna in Brasile per le ultime stagioni, vestendo le maglia di Flamengo, Atletico Mineiro e Fluminense.
Nel 2017 decide di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo e viene nominato – all’interno di un club denominato leggende – ambasciatore del Barcellona nel mondo dal Presidente del titolato club spagnolo, con l’obiettivo di diffondere il brand del club a livello planetario.
Qui il video con le magie e i gol più belli di Ronaldinho.