eldense

Caos in Spagna attorno all’Eldense, club che milita nella Segunda Division della Liga. Contro il Barcellona B, la cantera del club blaugrana, la squadra con sede nella comunità valenciana ha chiuso con un umiliante passivo di dodici a zero che ha dato adito a numerose polemiche.

È sorto il sospetto, infatti, che la partita potesse essere stata truccata, e i media iberici tirano in ballo perfino la ndrangheta. La Eldense è attualmente in mano, dallo scorso mese di gennaio, ad un gruppo di imprenditori italiani che fanno capo a Nobile Capuani, e i dirigenti sportivi (spagnoli), i primi ad avvalorare la tesi della combine, si sono riuniti nelle scorse ore per prendere soluzioni drastiche in merito a quanto accaduto.

Prima di tutto il Presidente del club di Alicante, David Aguilar, ha provveduto a sospendere l’intera squadra e a esonerare l’allenatore, anch’egli italiano, Filippo Vito Di Pierro, ingaggiato a seguito della scalata al potere degli imprenditori nostrani. Contemporaneamente Aguilar, secondo quanto riportato dal quotidiano El Pais, ha formalmente esposto una denuncia ai vertici del club e ha chiesto l’apertura di un’inchiesta che miri a far chiarezza su quanto accaduto.

Il sospetto di una combine – e di partite truccate per il mercato asiatico – verrebbe sostenuto dalla sconvolgente tesi di uno dei calciatori della rosa, il mauritano Cheikh Saad, che ha affermato che la sconfitta sarebbe stata organizzata da alcuni suoi compagni di squadra ed egli, a sua volta, si sarebbe rifiutato di scendere in campo. Lo stesso ha anche aggiunto – nota non secondaria – che a “vendersi” sarebbero stati giocatori spagnoli e non italiani, dal momento che di azzurri in campo ce n’erano soltanto due, il portiere Zanier e Muratori. La cifra in ballo si aggirerebbe attorno ai 150-200.000 euro.

Non resta che far luce su questa fosca vicenda che getta ombre sul calcio.