Nel girone C del campionato di Lega Pro, il posticipo della dodicesima giornata ha visto la vittoria interna del Foggia che ha battuto di misura la matricola terribile Lupa Roma. Ma la notizia non è questa: al termine della gara, il presidente del club laziale Alberto Cerrai ha pubblicato sul sito ufficiale una lettera, tanto bella quanto inaspettata, indirizzata alla squadra avversaria.
“Anche a Foggia ha prevalso il grande senso di civiltà e amore per lo sport. Siamo stati accolti come vecchi “amici” e anche davanti ad un’altra sconfitta non possiamo che dire “GRAZIE” a questa gente meravigliosa. Fare calcio in queste condizioni ambientali e dopo tutti i proclami di inizio stagione in cui c’era la rincorsa a definire il girone C come un girone d’inferno, andando oltre i valori tecnici e facendo trapelare una chiara correlazione tra inferno e condizioni ambientali, lo consideriamo un privilegio.
Giocare davanti a migliaia di persone, sempre accompagnati da cori e inni a favore e mai offensivi, ti ripaga di tanti sforzi. E questo a prescindere dall’esito di una gara. Il calcio è spettacolo e non può esserci spettacolo senza una degna cornice di pubblico. A Foggia ci hanno accolto persone meravigliose, un pubblico caldo e gioioso, una dirigenza professionale e ospitale. E qualcuno ancor pensa che nel sud di questa Italia esista solo il male. A questa gente dico solo di vivere la vita in prima persona e di non lasciarsi andare a facili giudizi solo per storie raccontate. Vivendola e non facendosi raccontare la vita forse qualcuno capirebbe meglio la differenza tra una giornata di sole e una piena di nebbia. Grazie Foggia“.
In un’epoca calcistica caratterizzata da comportamenti deprecabili a tutti i livelli, il gesto del presidente Cerrai va sottolineato ed applaudito. Un esempio davvero apprezzabile di cultura sportiva e serena accettazione della sconfitta senza isterismi, accuse e veleni. In barba al business e ai giochi di potere, la Lupa Roma ci ricorda che lo sport è anche educazione e rispetto dell’avversario, indipendentemente dal risultato conseguito sul campo. E che il calcio è un eccezionale strumento per unire le persone, basti pensare che il simbolo della società contiene sia la lupa romanista che l’aquila laziale. Senza dimenticare l’attenzione per il sociale della Lupa (acronimo di Lealtà Uguaglianza Passione Amore), che ha recentemente fondato un centro polifunzionale con una sezione dedicata ai bimbi autistici. Complimenti, Lupa Roma: speriamo che tante società professionistiche possano seguire il tuo virtuoso esempio.