Al termine di una giornata movimentata più dalle dimissioni di Moratti dalla carica di presidente onorario che dalle gesta sportive dei giocatori dell’Inter, la squadra milanese gioca una partita noiosa che regala ai nerazzurri un punto comunque utile a mantenere la testa della classifica con tre punti di vantaggio sulla seconda.
Entrambe le squadre iniziano il match con due moduli difensivi. L’Inter è costretta dall’assenza di Osvaldo a mettere in campo un 3-5-1-1 con Guarin a supporto dell’unica punta Icardi. Una formazione che vede 7 titolari in meno rispetto a quella contro il Napoli, con M’Vila e Kuzmanovic a centrocampo incapaci di velocizzare il gioco, che risulta costantemente sottoritmo favorendo le ripartenze del Saint Etienne. L’attacco non è pungente in quanto Guarin e Kovacic, che dovrebbero supportare la punta argentina, giocano costantemente spalle alla porta non creando pressione alla difesa francese. Il primo tempo si chiude con l’unica vera occasione del match, a favore del Saint Etienne, con una punizione da 35 metri che Carrizo mette abilmente in angolo.
Nel secondo tempo l’Inter subisce la velocità degli avversari, ma la partita rimane inchiodata sullo 0-0 nonostante l’ingresso di Palacio ed Hernanes che tentano invano di movimentare l’azione offensiva nerazzurra. Una nota positiva è il nuovo esordio di Khrin che aveva già giocato 5 partite nell’Inter con Mourinho nell’annata 2009\2010. Il popolo interista non può essere soddisfatto delle prestazione di una squadra che in campionato naviga a metà classifica e in Europa dovrebbe viaggiare a ritmi superiori rispetto a quelli attuali. Tuttavia Mazzarri continua imperterrito a non prendersi le proprie responsabilità e ad attribuire le mancate vittorie agli infortuni e all’alta frequenza delle partite disputate ogni tre giorni, come se i nerazzurri fossero gli unici.
Tutta un’altra storia è stata invece la partita del Torino, che avendo superato le difficoltà legate alla cessioni di Immobile e Cerci, ha ritrovato in Europa League la grinta, l’entusiasmo e la voglia di stupire che hanno caratterizzato la squadra granata lo scorso anno. Il 2-0 inflitto all’Hjk Helsinki gli consente di volare in testa al girone con due punti di vantaggio sul Bruges. Con Quagliarella inizialmente lasciato in panchina, il Torino gioca una partita veloce proiettandosi costantemente nella metà campo avversaria. Gli uomini di Ventura passano in vantaggio al 35′ grazie a Molinaro e al 58esimo della ripresa chiudono il match con Amauri, che trova finalmente il primo goal con la nuova maglia dopo un lungo periodo di digiuno.
A fine partita Ventura dichiara la propria soddisfazione non solo per la prestazione ma soprattutto perché vede ampi margini di miglioramento e si sente particolarmente gratificato per essere riuscito a riportare sugli spalti la voglia di tifare Torino.