Quando nel 1990 Riccardo Albini inventò il Fantacalcio, non poteva di certo immaginare che sarebbe diventato il gioco per eccellenza di tutti gli appassionati di calcio. Ormai l’inizio del campionato di Serie A viene automaticamente associato al via di una nuova stagione fantacalcistica.
C’è chi partecipa iscrivendosi alla Gazzetta dello Sport (Magic +3) e compete con i fantallenatori di tutta Italia creando una rosa senza fare l’asta, chi crea una lega privata con gli amici servendosi del sito Fantagazzetta, chi invece se ne infischia di tutto e resta ancorato a carta, penna, calamaio e calcolatrice.
Il momento clou del Fantacalcio è senza dubbio l’asta: tavolini pieni di fogli e penne, vecchi giornali sportivi, pagine con le quotazioni aggiornate, il ‘Manuale per l’asta perfetta’, appunti sparsi su rigoristi, uomini-assist e medie voto dell’ultima stagione.
Ognuno ha la sua strategia, i suoi punti fermi, le sue scommesse e ahimè le sue fissazioni. C’è chi si affeziona a un giocatore e farebbe follie pur di aggiudicarselo, e chi non compra mai calciatori di una squadra che odia. C’è chi risparmia sui portieri e difensori e spende tutti i crediti per gli attaccanti, e chi li usa con parsimonia per creare una squadra buona in ogni reparto. Ci sono i fanatici del centrocampo che vanno a caccia di ali e di n.10 col vizio del gol, e quelli che conoscono persino i battitori di calci d’angolo. C’è chi compra lo sconosciuto a 1 credito e fa il colpo dell’anno, e chi spende un patrimonio per un top-player che puntualmente salta metà stagione per infortunio.
L’ansia cresce, ripassate gli appunti, seguite il calciomercato assiduamente, inventatevi un nome da dare alla vostra squadra e non lasciatevi sfuggire colui che sarà il prossimo capocannoniere di Serie A.
Chievo-Juventus del 30 agosto è vicinissima e aprirà le danze.
Siete pronti?