Un goal di Ciofani, due di Dionisi, il Frosinone batte per 3-1 il Crotone e raggiunge la prima promozione in Serie A nella sua storia, la seconda consecutiva, visto che appena due stagioni fa, il Frosinone militava ancora in Prima divisione. Inutile il goal di Gigli al 79esimo per i calabresi, sugli spalti del Matusa, uno stadio di appena 9680 posti, era già grande festa. L’incubo di Lotito, se così lo si può definire, si è materializzato. Dopo il Carpi anche la squadra laziale raggiunge l’obiettivo promozione, e i tifosi non hanno esitato a lanciare qualche frecciatina al presidente della Lazio. Emblema di questo dissidio, è la maglietta con il quale è stato ripreso un ragazzo durante i festeggiamenti, con un messaggio molto chiaro.

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Quella del Frosinone, come quella del Carpi, è la vittoria dello sport, dello sport genuino vuoto di interessi ma pieno di passione. La vittoria della provincia, di una squadra composta da 25 giocatori italiani su 30 in rosa, di un allenatore, Roberto Stellone che sicuramente farà strada. Ma anche di quella famosa frase, che fu tanto cara proprio a Lotito, “che non si vince solo spendendo tanti soldi”, e in fondo la sua Lazio questo lo sa bene, e che piaccia o meno, il prossimo anno il Lazio avrà tre squadre a rappresentarlo, Lazio, Roma e Frosinone. Forse Lotito non aveva tutti i torti quando parlava in quei termini, che squadre di piccole realtà portino un incasso minore alla Serie A rispetto a quello che garantirebbe una grande piazza, è un dato di fatto, ma vuoi mettere una favola così, a qualche spicciolo in più?