10 Giugno 2012, Europeo: Irlanda – Croazia 1-3, Mandzukic realizza una doppietta al debutto nella manifestazione continentale.
18 Giugno 2014, Mondiale brasiliano: Camerun – Croazia 0-4, Mandzukic debutta nella rassegna iridata e realizza ancora una volta una doppietta.
Sarà il destino, ma Mandzukic ai grandi eventi debutta con una doppietta. A volte anche un po’ banale, come quella di ieri realizzata sul 2-0 e con due gol tutt’altro che spettacolari. Bello il primo, di testa, fortunato il secondo, su un’incertezza del portiere africano. Funziona così per SuperMario, una doppietta e tutto passa, come ad Euro 2012 quando finì il torneo da capocannoniere (a pari merito con altri 5 calciatori) pur giocando solo la fase a gironi. I due gol di ieri invece potrebbero valere tanto per la Croazia, che adesso dovrà giocarsi il tutto per tutto con il Messico, avendo a disposizione soltanto la vittoria.
Aveva saltato la prima gara, quella col Brasile, e a tratti l’assenza s’era fatta sentire. È nel pieno della propria maturità calcistica, e più che una favola sta diventando una certezza quasi disarmante. Il primo passo è compiuto: la Croazia torna a vincere una partita al mondiale dopo 12 anni e 10 giorni. Così lontani da quel Croazia-Italia giocata al Mondiale Nippo-Coreano e vinta dai croati in rimonta nei minuti finali. Il primo gol per la nazionale biancorossa fu allora siglato da Olic, così come ieri. Ma Mandzukic non era nemmeno maggiorenne. Ieri invece ha chiuso la partita, puntuale all’appuntamento al gol. Come i grandi bomber. E adesso dai suoi piedi e dalla sua testa passa la qualificazione agli ottavi della nazionale di Kovac, una qualificazione che manca dal 1998, quando al debutto i croati arrivarono fino alle semifinali. Questa squadra è pronta a stupire, memore di imprese passate e di una freschezza atletica e tecnica non indifferente. E con Mario, uno che dà appuntamenti al destino.