26 Giugno 1954: Austria-Svizzera 7-5 al mondiale organizzato dagli elvetici. Josef Hugi realizza una tripletta per la Svizzera, l’unica nella storia di un mondiale per la squadra biancorossa.
25 Giugno 2014: Svizzera-Honduras 3-0. La squadra elvetica passa agli ottavi di finale al mondiale brasiliano, con la vittoria contro l’Honduras, marchiata dalla tripletta di Shaqiri.
Da quel 26 Giugno sono passati 60 anni. Ieri sera mancava un giorno ai 60 anni esatti, da quella che fu una partita memorabile, storica, in un mondiale affascinante per i duelli tra la Germania e l’Ungheria di Puskas. Un calcio d’altri tempi. Un lampo però riporta una nazione intera a quei momenti: è la tripletta di Shaqiri. Quasi 60 anni dopo la Svizzera ha di nuovo un eroe. Questa volta però i gol servono al passaggio del turno, che sembrava comunque scontato arrivati a questo punto. In quel pomeriggio svizzero degli anni ’50 invece fu una tripletta con l’amaro in bocca per Hugi, perché sancì l’eliminazione della Svizzera e la fine del proprio sogno di andarsi a giocare le semifinali davanti al proprio pubblico.
Da quel mondiale svizzero nel mondo è cambiato tutto. Erano i tempi di quella che poi sarebbe stata conosciuta come “guerra fredda”, del capitalismo contro Stalin, senza regole né cartellini rossi che tengano. Eppure 60 anni dopo la magia di un mondiale porta un altro calciatore a realizzare la propria doppietta, e negli occhi dei più grandi sarà riapparso quel Josef Hugi, e quel pomeriggio ormai lontano. I due hanno in comune anche l’avvio della carriera con il Basilea, ma i tempi sono appunto diversi. E allora Shaqiri ha la possibilità nel calcio attuale di andare a giocare con il Bayern Monaco, e di imparare a vincere. Classe 1991, Shaqiri ha debuttato nella nazionale maggiore e nel campionato svizzero a 18 anni. Da allora ha sempre vinto, almeno un trofeo all’anno. Con una bacheca da fare invidia a tanti colleghi più esperti. E in tasca il sogno più bello, quello di continuare quella favola che a Hugi riuscì a metà appena 60 anni fa.