Un 3-0 inequivocabile, che lascia poco spazio alle interpretazioni. L’Italia femminile viene travolta dalla Repubblica Ceca e vede svanire la possibilità di difendere la Fed Cup conquistata nella passata stagione a Cagliari contro la Russia. Netto è sembrato il divario tra le giocatrici ceche e le azzurre, apparse stranamente svuotate e prive di mordente. Basti pensare che il bilancio finale parla di sei set a zero per le nostre avversarie, un dato che farà sicuramente riflettere il capitano Barazzutti.
Poche attenuanti per il primo match, quello da disputato da Sara Errani contro la Safarova. Sarita è partita con il piglio giusto, portandosi a condurre 3-1 grazie soprattutto agli errori gratuiti che, almeno inizialmente, l’avversaria le ha concesso. Ma la scelta della Errani di impostare la partita in chiave difensiva, alla lunga, non si è rivelata intelligente: su una superficie veloce come quella di Ostrava, non appena la Safarova ha aggiustato la mira per l’azzurra sono stati dolori. I colpi devastanti della ceca e la giornata non esaltante dell’azzurra al servizio hanno contribuito ad invertire all’inerzia dell’incontro: il 6-4 6-1 finale ben fotografa l’andamento complessivo, con un eloquente parziale di 33-4 nei colpi vincenti.
Nel secondo match, nulla ha potuto la giovane Camila Giorgi contro la più quotata Petra Kvitova. La marchigiana, recentemente finalista nel torneo di Katowice, ha lottato con coraggio nel primo set, riuscendo a prevalere negli scambi lunghi ma pagando una bassa percentuale di prime palle e qualche doppio fallo di troppo. Al contrario della n.6 del mondo, che ha inanellato ace con impressionante facilità ed alla fine si è imposta agevolmente per 6-4 6-2. Da segnalare un black out nella prima frazione di gioco, che ha costretto le due protagoniste ad interrompere la gara per venti minuti.
Nella terza e decisiva partita, è stata Roberta Vinci a scendere in campo contro la Kvitova. La tarantina ha provato a fronteggiare la fortissima avversaria con il suo gioco imprevedibile e più adatto alla superficie, ma la ceca non si è lasciata intimorire e conquistato la storica qualificazione alla finale, dopo i successi del 2011 e 2012, imponendosi per 6-3 7-5. Peccato, perché l’azzurra ha giocato bene ma non è stata in grado di sfruttare quasi mai le tante palle break conquistate.
L’Italia, detentrice della Fed Cup, è quindi costretta ad abdicare. Sarà la Repubblica Ceca ad affrontare in finale la Germania, vincitrice per 3-1 sull’Australia.