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Anche le favole hanno una fine e sembra essere giunta al termine una delle più entusiasmanti che lo sport ci abbia mai raccontato, quella di Roger Federer.

Proprio sul palcoscenico che l’ha reso grande, quell’erba di Wimbledon che l’ha visto trionfare per ben otto volte e grazie alla quale le nuove generazioni hanno compreso cosa sia realmente il tennis, sembra essere arrivato l’epilogo di una carriera leggendaria, i cui freddi numeri poco riescono a spiegarne la grandezza.

Quarant’anni tra un mese, lo svizzero si è presentato al via dei Championships 2021 con pochissimi match nelle gambe, complici le due operazioni al ginocchio che l’hanno costretto ai box nella passata stagione e gli hanno impedito di trovare la giusta continuità in questa in corso.

Discreto nei primi turni sull’erba londinese, il talento elvetico ha dovuto arrendersi ad uno dei prospetti più interessanti del tennis attuale, vale a dire quel polacco Hubert Hurkacz capace di imporsi quest’anno già al Masters 1000 di Miami contro Yannik Sinner.

Ebbene, l’atleta dell’est Europa ha strapazzato Roger in tre soli set e in meno di due ore di gioco, chiudendo con un imbarazzante 60 nel terzo e decisivo parziale. Dal lontanissimo 2002 nessuno aveva mai osato infliggere una batosta così severa al fuoriclasse della racchetta (allora ci pensò Mario Ancic ad imporsi contro l’ancora acerbo tennista di Basilea).

Una sconfitta di un’amarezza inspiegabile, quella di Federer, che probabilmente fa sì che difficilmente lo vedremo il prossimo anno battagliare sul prato più famoso al mondo.

Di sicuro rimane soltanto una constatazione: il livello agonistico di ogni campione è destinato a calare inevitabilmente con il passare del tempo, ma il suo tennis degli anni d’oro, le sue prodezze, i suoi tocchi di classe con la racchetta resteranno per sempre negli occhi di ogni amante di questo sport. E poco importa se già tra qualche giorno il suo record di 20 Slam vinti potrebbe cadere per mano di un Novak Djokovic proiettato a superare il Maestro.

Già, perché di maestro ce n’è solo uno e il suo nome è Roger Federer.