A Miami è da poco iniziato il secondo Masters 1000 dell’anno, e l’unico assente tra i big è Roger Federer, che in Florida ha vinto solo due volte e ha deciso di prendersi una pausa per preparare al meglio la stagione sulla terra, ricca di tornei.
Il re del tennis ha infatti confermato proprio nella conferenza stampa dopo la finale persa a Indian Wells domenica scorsa, che farà sicuramente i Masters 1000 che si disputeranno in terra monegasca e in Spagna, e il nuovo torneo 250 di Istanbul, e deciderà in un secondo momento se andare anche agli Internazionali d’Italia. “Adesso mi riposerò per qualche giorno, poi insieme al mio preparatore atletico Pierre Paganini pianificheremo i prossimi mesi. Giocherò a Montecarlo, a Istanbul e a Madrid, quindi valuterò se scendere in campo anche a Roma, queste le parole usate da Federer.

Probabilmente molto dipenderà dai risultati che Roger otterrà nei due tornei che precedono quello italiano: se infatti in Turchia e Spagna andrà fino in fondo, difficilmente lo vedremo al foro italico, mentre se al contrario sarà eliminato abbastanza presto, allora è più probabile che faccia anche Roma, per trovare la condizione ottimale in vista del secondo slam dell’anno, il Roland Garros, e anche per non perdere troppi punti in classifica.
Per i tifosi di Federer si pone, così, un dilemma non da poco: sperare in una prematura sconfitta del loro idolo in uno dei due tornei o continuare a tifarlo come sempre, disinteressandosi della sua presenza a Roma?

Curiosamente, anche l’anno scorso la presenza di Federer a Roma, fu in dubbio fino all’ultimo per la nascita dei due gemelli pochi giorni prima dell’inizio del torneo. Tutto questo a conferma del difficile rapporto tra il nostro torneo e il Re, che nella capitale non ha mai trionfato, disputando “solo” tre finali: la prima nel 2003, perdendo contro lo spagnolo Mantilla, e le altre due nel 2006 e 2013 entrambe contro il suo principale rivale, Nadal. La prima delle due fu un match spettacolare e combattutissimo, vinta dallo spagnolo al quinto set, ma con due match point per Roger, mentre la seconda fu a senso unico, con il campionissimo svizzero condizionato da un forte mal di schiena e restio a scendere in campo fino all’ultimo.

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