Durante Francia-Honduras il primo caso di utilizzo della goal-line technology ai Mondiali 2014 in Brasile.
L’arbitro di Francia-Honduras, il brasiliano Sandro Ricci, si è, infatti, avvalso della goal-line technology per decretare se il tiro di Benzema fosse entrato o meno in porta. Attesi due secondi per la conferma il direttore di gara ha giudicato validi il goal del centravanti del Real Madrid. Le immagini avevano per un attimo ingannato tutti i tifosi presenti alo stadio: sul primo tocco sul segno, infatti, il pallone non aveva varcato totalmente la linea di porta e le immagini mandate sui maxi schermi avevano suscitato i fischi dei tifosi. Dopo aver rimbalzato sul portiere, invece, il pallone ha varcato completamente la linea, anche se per pochissimo. Prezioso quindi l’innesto della tecnologia contro i gol fantasma.
Il sistema goal-line tecnology è stato testato nella FIFA Club World Cup in Giappone e nella Confederations Cup proprio in Brasile, ed è pronta a fare il suo esordio ufficiale ai Mondiali 2014. La tecnologia sarà così, come avviene già da anni in altri sport, a supporto di arbitri e giocatori. L’azienda tedesca GoalControl ha messo a punto questo sistema con 14 telecamere, 7 per porta, fissate sulla copertura dello stadio e che coprono l’intera dimensione del campo con particolare attenzione a zone nevralgiche come l’area di rigore.
Il sistema è collegato ad un potente impianto informatico che durante tutto l’arco della gara filtra tutti gli elementi in movimento, arbitro e giocatori, riuscendo a catturare la posizione della pallone nelle sue coordinate X, Y, Z non appena si avvicina alla linea di porta. Nel caso il pallone supera la stessa nel tratto compreso tra i due pali, il sistema invia un segnale criptato all’orologio dell’arbitro, segnalando il gol con una velocità che non supera il secondo.