La gamba dei giorni migliori e tanta serenità, così Alejandro Valverde (Movistar) si aggiudica la sua seconda Freccia Vallone. L’esperienza di un corridore di 34 anni che questa corsa l’ha vinta ma l’ha anche persa, esperienza fondamentale su un traguardo come quello del Muro di Huy dove è necessario cogliere l’attimo. Chi l’attimo non ha saputo coglierlo è stato l’ormai onnipresente Michal Kwiatkowski (OPQS), il primo ad incendiare le micce per poi spegnersi in vista del traguardo. Il polacco è terzo dietro a Daniel Martin (Garmin-Sharp).

Come sempre la corsa la fanno i corridori ed il Muro di Huy, l’ultima côte di giornata, è stata affrontata in modo diverso rispetto alle edizioni precedenti. All’imbocco dell’ascesa, anziché la solita bagarre, si è tenuta un’andatura regolare anche se sostenuta. Proprio a causa dell’andatura regolare non ci sono stati rallentamenti subito dopo l’inizio del muro. Da qui un finale diverso, privo di una vera è propria “rasoiata”. Queste dinamiche hanno escluso dai giochi il favorito di giornata, Philippe Gilbert. Nonostante l’eccellente lavoro del Team Katusha anche Daniel Moreno non riesce ad esprimersi al meglio. Ci ha provato anche oggi il giovanissimo Michal Kwiatkowski, classe 1990, una sicura promessa dei prossimi anni.

Protagonisti della prima parte della corsa sono stati invece Ramunas Navardauskas (Garmin-Sharp), Preben Van Hecke (Topsport Vlaanderen) e Jonathan Clarke (UnitedHealthcare), per loro un vantaggio massimo di sette minuti. Riassorbiti i fuggitivi, soprattutto grazie al lavoro della Katusha, tenta un’azione solitaria il francese Jeremy Roy (Fdj), ripreso anche lui. Una caduta, a pochi chilometri dal traguardo, coinvolge tre protagonisti di primo piano: Damiano Cunego, Frank Schleck e soprattutto Joaquim Rodríguez, reduce dall’incidente di domenica scorsa. Intanto, in testa al gruppo, Giampaolo Caruso fa il forcing per Daniel Moreno, al quale però manca lo spunto. Mentre l’azione di Kwiatkowski si spegne avanza con tutt’altro passo Alejandro Valverde. L’unico che prova a tenere la sua ruota è Daniel Martin ma il murciano vince per distacco.

Splendito Vincenzo Nibali, quattordicesimo, ha tenuto le ruote dei migliori fino alla fine nonostante questo non fosse affatto pane per i suoi denti. Diciassettesimo Diego Ulissi e fuori gioco per una caduta Damiano Cunego, Lampre ancora troppo poco presente per essere la squadra del Campione del mondo in carica.

DONNE — Sugli ultimi sessanta chilometri del tracciato maschile, percorso per due volte, si è svolta la Freccia Vallone femminile, valida per la Coppa del Mondo. La vittoria è andata alla francese Pauline Ferrand Prevot (Rabobank) che ha messo fine all’azione di Linda Willumsen a 800 metri dal traguardo. Seconda classificata Elizabeth Armitstead (Boels-Dolmans). Ottimo terzo posto per la nostra Elisa Longo Borghini (Hitec Products), sul podio anche lo scorso anno. Sesta Marianne Vos (Rabobank).

ORDINE D’ARRIVO
1. Alejandro Valverde (Movistar)
2. Daniel Martin (Garmin-Sharp)
3. Michal Kwiatkowski (OmegaPharma-QuickStep)
4. Bauke Mollema (Belkin)
5. Tom-Jelte Slagter (Garmin-Sharp)
6. Jelle Vanendert (Lotto Belisol)
7. Michael Albasini (Orica GreenEDGE)
8. Roman Kreuziger (Tinkoff-Saxo)
9. Daniel Moreno (Katusha)
10. Philippe Gilbert (BMC)