Si scrive Antonio Di Natale, si legge Benjamin Button: la leggenda dell’attaccante più prolifico nella storia dell’Udinese, con 209 reti in 388 partite, non ne vuole sapere di fermarsi e anziché raddoppiare, come in una celebre trasmissione televisiva, quadruplica. Ieri sera al “Friuli” contro la Ternana “Re Totò” ha timbrato con quattro reti, una più bella dell’altra fino a un meraviglioso pallonetto da 10 metri defilato sulla destra, la vittoria in Tim Cup contro la Ternana (5-1), che ha visto i friulani andare in rete anche su rigore con Thereau, ricordando a tutti la leggenda del protagonista del racconto firmato nel 1922 da Francis Scott Fitzgerald.
Come un buon Picolit friulano, come la terra che ormai lo ha adottato dal 2004, Di Natale migliora invecchiando, e come Benjamin rinvigorisce con il passare del tempo: ogni anno lo si immagina prossimo al ritiro, ma lui rilancia a suon di gol e meraviglie. Prima quaterna in carriera, a testimoniare una terza età calcistica che lo vede più scaltro e spietato sotto porta. Impressionante la sequenza di centri: destro di prima intenzione al 20’, tocco sottomisura al 28’, sinistro chirurgico al 43’ e ultimo, ma non per ultimo, il pallonetto ubriacante al quale Brignoli ha assistito impotente al 75’. Prodezze da Scala del calcio, per un 37enne che ha rifiutato in carriera le avances di Juventus, Milan e Roma, preferendo la quiete del “Friuli”, dove ha trovato il suo piccolo regno.
Nato a Napoli da papà Salvatore, portantino del pronto soccorso di professione imbianchino, e mamma Giovanna, Di Natale ha conservato in sé spirito umile e cuore generoso, come quando ha assunto l’impegno di prendersi cura della sorella disabile Maria Carla, l’unico parente stretto che rimaneva a Piermario Morosini, scomparso prematuramente per arresto cardiaco nell’aprile 2012 allo stadio “Adriatico” di Pescara. Ha vinto per 2 stagioni consecutive (2009-10 e 2010-11) la classifica cannonieri della Serie A. Il 24 gennaio 2011 è stato nominato Migliore calciatore italiano 2010 dall’Associazione Italiana Calciatori (AIC). Primatista di presenze (37) e di reti (17) con la maglia dell’Udinese nelle competizioni calcistiche europee, in carriera gli è mancata solo una grande gioia in Azzurro, dove ha totalizzato 42 presenze e 11 reti. Con il tempo è diventato centravanti, acuendo la voglia e la fame di gol: l’appetito vien mangiando, e certe notti di mezza estate confermano che lo stomaco di Totò, “Re” di Udine, è tutt’altro che pieno.