Si è disputata ieri sera allo stadio Luigi Ferraris di Genova l’amichevole tra l’Italia e l’Albania di Gianni De Biasi. Nonostante la vittoria degli azzurri avvenuta grazie a un autogol all’82’, i tifosi azzurri presenti all’incontro tra le due nazionali erano davvero pochi. Un bel gruppo di albanesi si è invece ritrovato a Marassi e, quasi per omaggiare la nazione che ospitava l’incontro, hanno cantato dall’inizio alla fine l’inno di Mameli.
L’incasso ricavato dall’incontro è stato devoluto alla popolazione genovese colpita dall’alluvione poco più di un mese fa. Ma.. facciamo un passo indietro. Come abbiamo già detto l’amichevole è stata giocata proprio a Genova e dunque pensandoci bene, oltre i tifosi albanesi, il basso numero di italiani presenti allo stadio era sicuramente, almeno per una buona percentuale, genovese. È vero, probabilmente un cittadino colpito in prima persona dall’alluvione non sarà stato presente alla partita dell’Italia ma quella che si è verificata è stata una situazione abbastanza incoerente. È un po’ come se i genovesi si facessero tra di loro una colletta per “rinascere”, una sorta di elemosina.
Pochi giorni fa la nazionale di Antonio Conte ha disputato a San Siro la partita di qualificazione per i prossimi europei contro la Croazia. Forse allora sarebbe stato più logico devolvere, come opera di beneficenza, l’intero incasso di quella partita agli alluvionati che hanno perso tutti i loro beni. A confermarlo pochi giorni prima della partita contro i croati è stato Ignazio La Russa il quale ha dichiarato che “devolvere l’intero incasso della partita sarebbe davvero un bel gesto di solidarietà e vicinanza al popolo ligure”.
Evidentemente anche i cittadini di Genova non sono stati d’accordo con questa decisione nonostante il gesto in sé potesse essere considerato nobile ma, come hanno dichiarato molti di loro attraverso lettere di protesta, sarebbe stato meglio un derby amichevole tra le due squadre della città (Genoa e Sampdoria) e l’effetto sarebbe stato totalmente diverso, nonostante sarebbero stati presenti allo stadio solo i genovesi. La partita però, a differenza del match giocato dall’Italia contro l’Albania avrebbe sicuramente suscitato un maggiore interesse tra la popolazione.
Forse, anche solo un minuto di silenzio sarebbe stato accettato in modo migliore ma, dopo questa presa in giro, la Figc farebbe meglio a scusarsi con l’intera città di Genova e prendere in mano la situazione organizzando qualche iniziativa che possa servire per dimostrare, da parte di tutta l’Italia, solidarietà verso le vittime dell’alluvione.