È tutto pronto. È il giorno della finalissima. Questa sera, alle ore 21, si deciderà la vincitrice della Coppa del Mondo nella notte brasiliana del Maracanà, dopo il terzo posto ampiamente conquistato dall’Olanda che ha schiacciato senza patemi d’animo i padroni di casa del Brasile. I due tecnici, con ideologie decisamente conservatrici, non vogliono modificare gli equilibri che le hanno condotte all’ultimo ostacolo della competizione. Low ripropone l’undici che ha sconfitto con un punteggio tennistico il team di Scolari, riconfermando Lahm sulla corsia di destra e Khedira riproposto dall’inizio in mezzo al campo al fianco di Schweinsteiger. Non si rinuncia a bomber Klose, supportato dal talento geniale di Muller, dalla tecnica indispensabile di Ozil e dalla lucidità di Toni Kroos.
Sabella, invece, deve fare ancora i conti con l’infortunio di Di Maria, che potrebbe non farcela. Al suo posto è pronto Enzo Perez, che già si è ben distinto nello 0-0 contro l’Olanda e che potrebbe agire al fianco di Biglia con Mascherano regista arretrato. Scontate le presenze in attacco di Leo Messi, a caccia di una rete decisiva, e di Higuain nelle consuetudinarie vesti di centravanti, vige un serrato ballottaggio per il terzo posto d’attacco. Il sacrificio di Lavezzi o le giocate del Kun Aguero: queste le possibilità. Le ultime ore porteranno consiglio, ma l’impressione è che il “Pocho” parta favorito grazie alle condizioni fisiche non perfette da parte dell’esterno del City.
GERMANIA (4-2-3-1) – Neuer; Lahm, Hummels, Boateng, Howedes; Khedira, Schweinsteiger; Kroos, Ozil, Muller; Klose. C.t. J.Low.
ARGENTINA (4-3-3)- Romero; Zabaleta, Garay, Demichelis, Rojo; Mascherano, Biglia, Perez; Messi, Higuain, Lavezzi. C.t. A.Sabella.