Si concludono con un dominio totale dell’Italia i Giochi del Mediterraneo 2018, appena andati in scena a Terragona. La nazionale azzurra, presentatasi con le sue punte solo in determinate discipline, ha confermato la supremazia tra le nazioni del Mare Nostrum, staccando tutte le avversarie a partire dalla Spagna.
Parla di 156 medaglie – 56 ori, 55 argenti, 45 bronzi – il bilancio finale azzurro, con un vantaggio di ben 18 titoli e 35 medaglie totali sugli iberici padroni di casa. Sono quattro edizioni consecutive che arriva la vittoria nel medagliere (tredici su diciotto edizioni complessive disputate); in pratica siamo imbattuti da quindici anni a questa parte, sebbene non si tratti di un record, avendo ottenuto più medaglie nelle edizioni di Pescara 2009, di Mersin 2005 e soprattutto nell’indimenticabile Bari 1997, quando terminammo con la bellezza di 192 medaglie, 73 delle quali d’oro.
Dominatori nel nuoto e nel ciclismo, buoni interpreti nell’atletica e nella ginnastica, un po’ deludenti nei tiri e soprattutto nel taekwondo, l’Italia continua a fare bella mostra di sé nel palcoscenico delle ventisei nazioni prendenti parte alla competizione. Soddisfatto, dunque, il Presidente del Coni Giovanni Malagò, che sottolinea come “la conferma dell’Italia al vertice del medagliere mi riempie d’orgoglio. Il mio ringraziamento vada a tutti voi, cari Azzurri, per avere onorato alla grande questo impegno sportivo”.
Una riflessione giunge spontanea, tuttavia. Vien da chiedersi quale reale valore abbia oggi questa manifestazione in un calendario internazionale sempre più affollato di gare di qualunque disciplina, come quest’anno, quando sono in programma i Giochi Olimpici Europei. Del resto già l’edizione di Tarragona avrebbe dovuto disputarsi lo scorso anno, ma è stata rimandata al 2018 per problemi economici della città organizzatrice. Oltretutto non sempre le nazionali di vertice mandano il top del loro movimento: è un caso la Francia, stabile al vertici delle Olimpiadi, eppure solo quinta in questo evento.
Nel frattempo, godiamoci questi trionfi azzurri che non possono che far piacere.