Giorgio Petrosyan, ventinovenne Campione del Mondo di kickboxing, riceverà la cittadinanza italiana per meriti sportivi.
La cerimonia si terrà domani nel Municipio di Gorizia, città dove l’atleta giunse a fine anni ’90 dopo essere fuggito dall’Armenia con la famiglia. Salito sul ring tante volte col tricolore sulle spalle, Petrosyan corona il suo sogno di diventare italiano, acceso da un intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo la vittoria nel Mondiale 2012 di Roma.
Petrosyan è originario di Erevan, in Armenia e in carriera ha vinto il prestigioso torneo K-1 MAX nel 2009 e nel 2010, al tempo la massima espressione della kickboxing sotto i 70 kg di peso, e tuttora (maggio 2014) detiene il titolo di campione intercontinentale dei pesi medi WMC. È sotto contratto con la promozione singaporiana di kickboxing Glory nella quale ha vinto il torneo 2012 Glory 70kg Slam; per i ranking ufficiali è il contendente numero 3 nella divisione dei pesi leggeri.
È stato il primo atleta a vincere due tornei K-1 MAX consecutivi, ed il primo prodotto della scuola italiana di kickboxing a vincere tornei in K-1 e Glory, considerate le due maggiori organizzazioni al mondo dello sport.
A lungo considerato il kickboxer più forte al mondo nella sua divisione di peso, avendo ottenuto importanti vittorie contro campioni di indiscusso livello ed altri top fighter come Naruepol Fairtex, Andy Souwer (2 volte), Dzhabar Askerov, Albert Kraus (2 volte), Mike Zambidis, Yoshihiro Sato, Artur Kyshenko, Ky Hollenbeck, Davit Kiria e Robin van Roosmalen; ha ottenuto anche un pareggio contro Buakaw Por. Pramuk.
Dopo la prima sconfitta patita nel 2007 allo stadio Lumpinee Petrosyan è rimasto imbattuto per ben 42 incontri consecutivi fino al KO subito nel 2014 da parte di Andy Ristie nel torneo Glory.
Dopo dieci anni di cittadinanza italiana Petrosyan corona un altro sogno: diventare italiano a tutti gli effetti, con l’auspicio che porti successi alla Nazione.