I giorni del condor, quelli in cui l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, fa un po’ tutti fuori, rastrellando il mercato e mettendo a segno un colpo dopo l’altro, iniziano con un scherzo e un’imbarazzante gaffe da parte di chi è solito ergersi a protagonista assoluto delle ultime decisive contrattazioni.

Lo scherzo, architettato da RDS, durante la trasmissione radiofonica “Tutti pazzi per RDS“, e perfettamente riuscito, racconta di una confessione del tutto confidenziale tra il vero Galliani e un falso Ferrero. Il fantomatico presidente della Sampdoria riesce a strappare una serie di informazioni inedite su Inzaghi: “Se non succede una catastrofe biblica andiamo avanti fino a fine stagione” e sugli attaccanti oggetto dei desideri dell’ad rossonero: “Sto cercando una punta ma in prestito. Finirò per prendere Destro o Osvaldo con diritto di riscatto. Tu Okaka non lo dai con prestito e diritto, vero?“.

A poco meno di una settimana dalla fine del calciomercato, veniamo così a conoscenza dei nomi più prossimi al Milan, ma dei quali, in verità, già se ne parlava ampiamente. Mattia Destro, infatti, sembra un affare in dirittura d’arrivo, che, a questo punto, potrebbe essere ufficializzato nel giro di poche ore. Le novità sono invece costituite dalla posizione di Inzaghi e dall’arrivo a sorpresa di Salvatore Bocchetti, calciatore conosciuto ai più diversi anni fa e di cui si erano formalmente perse le tracce.

L’incontro di Coppa Italia di stasera contro la Lazio era descritto da molti come un bivio per l’allenatore piacentino e la smentita non ufficiale di Galliani, per quanto goffa, potrebbe far bene all’ambiente milanista e al suo allenatore, deviando il fuoco incrociato di stampa e media su altri bersagli.

Salvatore Bocchetti è, invece, un nome che non vuole attirare troppi riflettori su di sé, non è il “miglior difensore d’Europa” né potrebbe esserlo. Per intenderci, non si tratta di un colpo alla D.Lopez, Torres o Alex, e questo, partendo dalle recenti esperienze passate, non può che essere un dato a suo favore e a favore del Milan. D’altra parte, il fatto che il giocatore sia scomparso per anni dai radar del calcio italiano e di quello europeo più continentale, per rimanere nell’ambito periferico del calcio russo, non è un buon segnale.

Staremo a vedere, per il momento godiamoci un attimo di sana satira che fa sempre bene e rinfranca gli animi: ovvero come le celebrazioni da “giorni del condor” possano essere facilmente e ironicamente ribaltate in “gallianate“.