Dopo tre appuntamenti con l’alta montagna torna la pianura al Giro con una tappa di quasi puro trasferimento da Molveno a Cassano d’Adda, forse l’ultima opportunità per velocisti puri, se si eccettua la kermesse finale di Torino.
196 i chilometri complessivi con scarse possibilità di lanciare fughe se si considera che le uniche asperità di giornata sono rappresentate dall’ascesa verso Bondo dopo appena 30 km di corsa e dal GPM di terza categoria di Sant’Eusebio, più o meno a metà gara, le cui pendenze, però, non sembrano spaventare più di tanto. Lecito quindi attendersi una giornata tranquilla per gli uomini di classifica, mentre le squadre dei velocisti saranno verosimilmente impegnate a tenere alti i ritmi per impedire fughe da lontano e portare la corsa alla volata finale. Dopo l’uscita di scena (non senza polemiche) di Kittel e Greipel, i principali favoriti sembrano quel Sonny Colbrelli ancora a secco di vittorie e soprattutto quel Giacomo Nizzolo, maglia rossa e leader della classifica a punti,che ha qualche motivazione in più,dato che praticamente correrà sulle strade di casa. Qualche chance pure per Sacha Modolo, vincitore di due tappe nel 2015.Insomma,sembrano esserci tutte le premesse per poter finalmente festeggiare la prima vittoria italiana a questa edizione del Giro. Ed in effetti le battute iniziali sembrano poter confermare le previsioni della vigilia anche se dopo pochi chilometri dal via prende corpo una fuga a tre:Oss (Bmc) Zhupa (Wilier-Southeast), Brutt (Saxo-Tinkoff).
I tre fuggitivi arrivano ad avere un vantaggio massimo di 5’50” sul gruppo. Al traguardo volante di Brescia passa per primo Oss che allunga nelle ultime decine di metri, secondo Zhupa, terzo Brutt. Il divario,seppur non di sicurezza,diventa interessante e nel gruppo le squadre dei velocisti cominciano a darsi da fare per ricucire lo strappo. La fuga, però, va avanti e i tre al comando conservano ancora 2′ circa di vantaggio ai -40km. E quando dal gruppo scattano Bak della Lotto Soudal, Konovalovas e Belkov della Katusha, in testa si forma un sestetto. Vengono ripresi solamente a 1,5 km dal traguardo,quando Colbrelli, uscendo di strada,deve abbandonare ogni velleità di successo. Ci prova Pippo Pozzato con un’azione repentina sullo striscione dell’ultimo chilometro. Ma non può resistere al ritorno prepotente del carneade Kluge che,da buon ex pistard,beffa lo stesso Pozzato, prende in contropiede tutti i velocisti che ormai si apprestavano alla volata finale e vince addirittura a mani alzate. Nizzolo si aggiudica lo sprint dei delusi.
Tutto immutato, naturalmente in classifica generale, con Kruiswijk sempre in maglia rosa. Nizzolo ancora in maglia rossa e Jungels e Cunego rispettivamente maglia bianca e maglia azzurra.
CLASSIFICHE:
GENERALE DOPO LA 17ESIMA TAPPA
1. Kruiswijk
2. Chaves +3’00”
3. Valverde + 3’23”
4. Nibali +4’43”
5. Zakarin +4’50”
6. Majka +5’34”
7. Jungels +7’57”
8. Amador +8’53”
9. Pozzovivo +10’05”
10. Siutsou +11’03”
ARRIVO DELLA 17ESIMA TAPPA:
1. Kluge
2. Nizzolo
3. Arndt
4. Modolo
5. Trentin
6. Porsev
7. Ligthart
8. Navardauskas
9. Belletti
10. Simion
Tutti con lo stesso tempo.
Articolo di Paolo Azzarelli.