Calciatori e denaro: un binomio sempre più stretto, a quanto pare. Oggi vi parliamo di due casi balzati agli onori della cronaca sportiva: il pranzo di matrimonio di Lionel Messi ed il comportamento poco generoso degli invitati; il trasferimento di Neymar al Psg, una scelta “d’amore e non di soldi”.
Caso Messi. Sposatosi lo scorso 30 giugno con la storica compagna Antonella Roccuzzo, dalla quale ha già due figli, l’asso argentino ha invitato alla sua festa – organizzata all’Hotel Pulmann del City Center di Rosario – 260 persone, la maggior parte delle quali personaggi famosi del mondo dello sport. La Pulce ha chiarito come non avesse bisogno di regali né materiali né in denaro, per cui la somma scelta da ognuno poteva essere destinata ad una onlus che si occupa di aiutare i bambini argentini in stato di povertà.
Ci si sarebbe aspettato una somma cospicua, avendo tutti un conto in banca decisamente alto. E invece? Invece sono stati raccolti appena undicimila euro, l’equivalente di quaranta euro ciascuno, con l’ovvio sbigottimento di quanti dall’esterno hanno appreso la notizia. Come ha reagito l’ONG in questione? Ringraziando comunque gli invitati, grazie ai quali potranno essere allestiti dieci rifugi d’emergenza. La raccolta donazioni non è terminata, comunque: c’è ancora tempo per devolvere denaro.
E veniamo al caso Neymar. Il suo trasferimento al Paris Saint Germain si è rivelato il più costoso della storia: 222 milioni di euro pagati dal facoltoso sceicco Al Khelaifi, proprietario del club francese, più trenta milioni netti all’anno che percepirà il giocatore. Nella città catalana ha vinto tutto, il giovane attaccante, ed è stato ricoperto di lusso e denaro. Come si giustifica, dunque, la scelta di andare all’ombra della Torre Eiffel? “Una scelta d’amore”, ha dichiarato il diretto interessato, rifiutando immediatamente l’idea che possa essere passata nella mente di qualcuno di aver deciso di cambiare aria solo per soldi. “Non mi interessano”, ha affermato. Come non credergli?!