C’era una volta una grande squadra capace di compiere grandi imprese in Italia e in Europa, c’era una volta un condottiero spagnolo di nome Rafa capace di proporre un gioco spumeggiante e divertente, ora invece tutto questo non c’è più. Si parla di scelte di mercato sbagliate, di un allenatore che dopo la sconfitta di Bilbao con la conseguente uscita dalla Champions League non viene più seguito dai giocatori. Si parla di un Higuain infuriato nello spogliatoio dopo la sconfitta di ieri ad Udine, di una squadra senza un gioco, capace di vincere solamente a Genova allo scadere, ma sicuramente non meritando. Prima la sconfitta col Chievo, poi quella con l’Udinese hanno aperto una crisi nera per il Napoli di De Laurentis.
Quella che doveva essere la terza incomoda per Juventus e Roma, specialmente dopo l’eliminazione dall’Europa che conta, si ritrova invece, dopo solo tre giornate, a sei punti di distacco dalle regine del campionato. Sul mercato la società avrebbe dovuto certamente fare di più, specialmente nel reparto arretrato dove ci sono le maggiori lacune, ma sicuramente la crisi di questo Napoli non è di certo dovuta ai mancati acquisti. Se Higuain non segna più, se Hamsik è in crisi di gioco da quasi un anno, se Inler si fa rubare il posto da Gargano, la colpa non è certo del mercato. Fortunatamente mercoledì c’è subito l’occasione di ripartire, con il sostegno del proprio pubblico. Al San Paolo arriva il Palermo, che ieri ha dimostrato con l’Inter di essere in forma. Sarà la prova del nove per il Napoli e per Benitez, il cui futuro è ormai appeso ad un filo.