Il Pipita ha colpito ancora! Non si tratta di una nuova raffica di gol come accaduto nella gara contro l’Hellas Verona, bensì del secondo rigore stagionale battuto malamente dall’ex calciatore del Real Madrid.
Che questa sarebbe stata una stagione da thriller per Higuain lo si era già capito dall’astinenza dal gol durata ben sette gare e terminata proprio durante la gara del San Paolo contro gli scaligeri. La tripletta, con conseguente pallone portato a casa, gli avrà fatto anche riacquistare confidenza con il gol, ma non ha risposto ad un dilemma non di poco conto. Higuain sa ancora battere i calci di rigore? Ma a prescindere dagli errori dal dischetto in sé, ad avere un certo peso sono le ripercussioni sulla classifica a cui i due errori dagli undici metri hanno portato, con il Napoli che si è visto condizionare pesantemente gli esiti finali di ben due partite di Campionato.
Il primo rigore sbagliato risale alla seconda giornata, cioè al match perso contro il Chievo per 0-1 e che al 26’ del primo tempo vide Higuain vanificare la possibilità di raggiungere il momentaneo vantaggio proprio a causa del suo errore, con il pallone facilmente fermato dal portiere clivense Bardi. Il secondo errore, molto più recente, risale alla serata di ieri. Nel match contro l’Atalanta, il Napoli, fermo sull’ 1-1, conquista un calcio di rigore allo scadere per un fallo in area di Stendardo. A presentarsi sul dischetto è ancora il Pipita, desideroso di dimostrare come il gol dal dischetto non sia mai stato un tabù. L’argentino prende la rincorsa, tira… ma Sportiello non si lascia superare ed intuita la traiettoria del pallone lo allontana dallo specchio. Il rigore non avrà causato la sconfitta come nella partita contro il Chievo Verona, ma ha sicuramente fatto imbestialire Rafa Benitez, che non a caso nelle dichiarazioni del post partita, ai giornalisti che gli chiedevano se Higuain sarebbe stato ancora il rigorista dei partenopei ha risposto con un laconico “vedremo”.
Il Napoli occupa attualmente la settima posizione in classifica con quindici punti, almeno tre punti in meno rispetto a quelli che gli azzurri avrebbero ottenuto se il numero 9 avesse concretizzato i due calci di rigore, permettendo alla sua squadra di posizionarsi al terzo posto della classifica. Ad Higuain ora non rimane che dimostrare di non aver dimenticato come si batta un buon calcio di rigore, oppure mettere da parte l’orgoglio e declassarsi da rigorista del Napoli. Non un dramma per chi voglia diventare il capocannoniere del Campionato, come Ciro Immobile insegna.