Sbarcato a Milano fra mille perplessità, oggi Heisuke Honda è, non senza sorpresa, capocannoniere della Serie A con 6 reti in 7 partite. Con Seedorf non aveva trovato molto spazio in campo come nel CSKA Moska ma, da quando ad allenare il Milan è Inzaghi il giocatore ha avuto modo di mettere in mostra le sue qualità diventando una colonna portante della squadra rossonera. Il nipponico si rivela sempre capace di mettere in difficoltà la difesa avversaria partendo da una posizione decentrata a destra per poi mettere a segno con il suo sinistro. “Troppo facile parlare bene di Honda ora, io lo avevo detto ad agosto” così dichiara Superpippo in un’intervista. Forse bisognava capire da subito come inserire il giapponese nel 4-3-3 senza perdere tempo a sottovalutarlo. Già si pensa a come sostituirlo durante il periodo invernale quando sarà impegnato con il Giappone nella coppa d’Asia.
Lo stesso accade per il capocannoniere della Lazio, Filip Djordjevic, arrivato a Roma anche lui a parametro zero per completare il reparto offensivo della squadra biancoceleste. Il serbo ha presto soffiato il posto da titolare a Miroslav Klose realizzando 5 reti in 7 partite, smentendo gli scettici che non riponevano fiducia in un giocatore di 27 anni con una carriera passata prevalentemente nella Serie B francese. Dato in gennaio, da voci di mercato successivamente smentite, in trattativa con l’Inter, rappresenta indubbiamente uno dei più grandi successi del presidente Lotito che dimostra come alle volte le grosse spese non siano sinonimo di successo assicurato, ma servano soprattutto intuito e fortuna.