Sono giovani(hanno meno di 50 anni), allenatori e sono emergenti. Stanno conquistando la luce della ribalta tra i campionati di Serie B e Lega Pro, ma nessuno di loro ha ancora debuttato in Serie A. Per la maggiorparte sono ex calciatori, che si sono ritirati da poco, e stanno provando il brivido della nuova vita in panchina. Sono i 10 allenatori emergenti di cui sentiremo parlare in futuro: ne abbiamo scelti 10. Sono quelli che vi conquisteranno in futuro.
ARNALDO FRANZINI – Fresco di promozione di Lega Pro unica, con la Pro Piacenza. Uno che di gavetta ne ha fatta tanta, da calciatore e poi da allenatore, prima di vincere la Serie D nella passata stagione. Quest’anno ha avuto 8 punti di penalizzazione, che sono però già stati riassorbiti. Lui, amante del calcio spettacolare, si sorprese l’anno scorso per aver avuto la miglior difesa. Ci proverà, per un miracolo che potrebbe valere palcoscenici diversi.
MASSIMO DRAGO– Smette di giocare nel 2004 ed entra subito a far parte delle giovanili del Crotone. Allena i Giovanissimi Nazionali, poi passa alla prima squadra come collaboratore. Nel 2011-2012 diventa il vice di Menichini, e quando a Gennaio lui viene esonerato prende le redini della prima squadra. Un calcio propositivo ed equilibrato. Drago è ancora su quella panchina, e per il Crotone sono anni felici.
ROBERTO STELLONE – Ex calciatore con tante esperienze tra B e C prima di arrivare in Serie A con la Reggina e poi successivamente tornarci con il Torino. Chiude la carriera a Frosinone e come spesso accade inizia lì quella da allenatore. Fa un anno con la formazione Beretti e poi passa alla prima squadra. La prima stagione è di rodaggio, la seconda è una meraviglia: e viene promosso in B. Alla terza è secondo nel campionato cadetto. Niente male, vero?
ANDREA CAMPIONE – Un altro allenatore rivelazione di questa Serie B. Viene dalla Lega Pro, dove ha allenato Benevento e Lanciano prima di passare al Perugia a stagione in corso nel 2012-2013. Perde la finale play-off contro il Pisa e viene sollevato dall’incarico a fine stagione. L’anno seguente viene però richiamato prima dell’inizio del campionato, che vincerà. Porta il Perugia in Serie B dopo 20 anni, come già fece da calciatore. E ora il suo Perugia incanta in B.
MASSIMO RASTELLI – Oltre 100 presenze per lui in Serie A da calciatore, e una media reti bassa per essere un attaccante. Si rifa da allenatore, iniziando dalla Juve Stabia (e portandola in Lega Pro Prima Divisione) poi le parentesi di Brindisi e Portogruaro, prima di arrivare all’Avellino. Con i biancoverdi vince il campionato e la Supercoppa di Lega Pro nel 2012, e torna in Serie B. La squadra gioca bene e in casa concede poco, ormai da un anno e mezzo è una delle più belle squadre della Serie B.
ALESSANDRO CUCCIARI – Se Roma ha tre squadre nel professionismo lo deve anche a quest’uomo. Ha portato la Lupa Roma in Lega Pro nello scorso campionato e quest’anno la squadra ha già sfornato risultati sorprendenti. Lui in carriera, da calciatore, ha ottenuto quattro calciatori dalla B alla A e una dalla C alla B. Sa come si fa.
CRISTIANO SCAZZOLA – Discepolo di Discepoli, mi perdonerà il gioco di parole. Inizia ad allenare la Pro Vercelli come vice di Discepoli, dopo essersi ritirato dal calcio giocato. Poi passa alle giovanili della stessa squadra piemontese, e l’anno scorso allena la prima squadra. Al primo tentativo ottiene la promozione in B. Adesso ha la sua grande possibilità.
ROBERTO BOSCAGLIA – Tanta Eccellenza siciliana prima di arrivare al Trapani. Non ha esperienze importanti da calciatore, e inizia ad allenare dall’Akgras. Poi Alcamo e Nissa, facendo sempre bene nella massima competizione regionale sicula. Nel 2009 approda al Trapani, che era in Serie D. Vi basta sapere che oggi il Trapani è una solida realtà della cadetteria?
DOMENICO TOSCANO – Una delle promesse più belle degli ultimi anni, si è un po’ perso per strada ma ha ancora tempo. Portò il Cosenza dai dilettanti alla Lega Pro Prima Divisione, poi ha avuto la felice parentesi di Terni, e con la Ternana arrivò in Serie B. Fu esonerato a Dicembre dell’anno scorso per una serie di risultati poco negativi e quest’anno è ripartito da Novara. Dopo un avvio a stenti il tecnico calabrese è pronto a riprendersi la B. E magari qualcosa in più.
NUNZIO ZAVATTIERI L’anno scorso con Alberti fece sognare il Bari, che perse solo in semifinale play-off, quest’anno allena da solo e lo fa a L’Aquila. Subentrato alla sesta giornata sta facendo molto bene. Allenatore con spiccate doti tattiche, se dimostrerà di avere anche personalità potrà sfondare.