Nel tennis italiano femminile sta inevitabilmente per finire un’era molto gloriosa, quella delle fantastiche quattro: stiamo parlando, ovviamente, di Francesca Schiavone, Roberta Vinci, Flavia Pennetta e Sara Errani che hanno collezionato quattro Fed Cup, due titoli, tre finali, tre semifinali Slam, e trentaquattro titoli WTA in singolare. Bisogna, quindi, pensare su chi puntare dopo di loro: molti temono che il vuoto che lasceranno sarà difficile da colmare. Certo l’eredità è davvero pesante ma ci sono alcune giovani promesse che fanno ben sperare, sebbene siano molto indietro in classifica.
Discorso a parte merita Camila Giorgi, in quanto non più giovanissima e di cui si parla già da molto tempo. Sta solo a lei decidere quando esplodere perchè il talento c’è tutto e sarebbe un delitto sprecarlo. La Giorgi ha battuto diverse giocatrici importanti, tra cui la Sharapova, ha vinto il suo primo titolo in carriera quest’anno ed è già entrata nella top trenta, ma lei può fare davvero molto di più.
Alice Matteucci (20 anni)
I progressi nel ranking di Alice si sono rivelati un po’ più lenti rispetto alle colleghe, ma anche lei inizia ad avvicinarsi alla top300. Anche lei ha vinto due tornei a livello 10000 dollari ITF, ma ha dato prova in parecchi tornei di poter essere molto competitiva già nei 25000, nonché molto forte in doppio, dove ha anche ottenuto una semifinale WTA. Tra le giovani è di certo la più completa tennisticamente: è in grado di fare tutto, di farlo bene e con stile. Brava a rete e al servizio, forte in difesa ed anche in attacco. Necessita di più tempo a causa del suo tennis “complicato”, ma questa 20enne ha tutto il potenziale per diventare una delle tenniste al top.
Georgia Brescia (21 anni)
Anche questa giovane promessa ha raggiunto il best ranking nel 2015, scalando circa ben trecento posizioni, dalla 625esima alla 354esima posizione. Brescia conquistato tre tornei 10000 dollari, facendo vedere una solidità ed una costanza insolite a quel livello, ma anche qualche picco a livello più alto, come per esempio nel torneo della stessa città lombarda. Si distingue principalmente per l’infinita combattività ed il gioco quadrumane. Considerata la netta crescita di quest’anno e la sua determinazione, non stupirà un salto di qualità nel prossimo futuro. La Brescia deve fare progressi soprattutto sugli attacchi, dove manca un po’ di killer istinct.
Jasmine Paolini (19 anni)
Questa giovane, purtroppo, è stata condizionata da parecchi infortuni, per il secondo anno consecutivo. Nonostante tutto, non è affatto sprofondata nel ranking, rimanendo attorno alla 350-370esima posizione, con grandi risultati ogni volta che riesce a giocare aiutata dal fisico. Molto piccola, è molto simile alla Cibulkova: combattente nata, è in grado di difendere ma anche di attaccare molto bene, cercando in modo preciso tutti gli angoli del campo e dando prova di cavarsela anche nel gioco a rete. Predilige giocare sul cemento (e questo, nel tennis moderno, è di molto aiuto) sceglie di abituarsi e di scontrarsi contro le più forti, piuttosto di ottenere punti facili.
Bianca e Anna Turati (18 anni)
tra le due gemelle si parla, per adesso, quasi soltanto di Bianca. Con un rovescio ad una mano davvero speciale e dal gioco molto spettacolare e di ottima qualità, ha già vinto tornei ITF e ha già raggiunto la top500 del ranking, anche con successi contro colleghe molto più forti teoricamente. La gemella Anna sta maturando più tardivamente, ma essendo sorelle, si possono spronare a vicenda, crescere ed collaborare vicendevolmente l’una con l’altra. Quindi anche Anna rientra completamente a pieno titolo nelle promesse azzurre.