A Parma, quella appena passata, non è stata una settimana facile soprattutto a causa del maltempo che ha messo in ginocchio anche la città emiliana. I tifosi del Parma hanno affrontato la trasferta di Bergamo sperando di ottenere un successo per risollevare non solo la classifica ma anche il morale di un gruppo dopo alcuni giorni difficili.

Ieri, dopo 90 minuti di partita piuttosto brutta, il gol di Boakye ha rotto gli equilibri a favore della squadra di casa lasciando l’amaro in bocca a squadra e tifosi. A quanto pare, secondo quanto si legge sui social network, i giocatori del Parma non avrebbero salutato la tifoseria gialloblù al termine della gara suscitando il malumore del gruppo dei tifosi presente nel settore ospiti.

La polemica è uscita fuori soprattutto dopo che su uno dei blog legati alla redazione sport di Repubblica si parla di umiliazione dopo il confronto che c’è stato fra squadra e tifoseria. Parole pesantissime, probabilmente scritte di getto e sicuramente lontano decine di km dallo stadio di Bergamo. Sulla pagina Facebook di Repubblica Sport per promuovere il pezzo un montaggio grafico con due foto dell’episodio e la grossa scritta “Umiliati”.
Quale umiliazione caro autore del pezzo? Come lei dice perdere è un diritto, anche per i giocatori del Parma ma non vedo nessuna umiliazione in questo gesto ma semmai una presa di coscienza del fatto che la situazione in casa dei ducali è difficile e da un’Europa persa a tavolino si rischia la retrocessione. E dov’è scritto che il tifoso sia solo un mero spettatore che non può confrontarsi con i giocatori che scendono in campo per la maglia che ama?

Se il confronto è nei limiti della civiltà e del rispetto non c’è nulla di male, un tifoso che ha percorso un bel po’ di km per vedere la sua squadra del cuore in campo si augura, anzi, pretende che dai suoi possa ottenere il massimo in campo. Personalmente, da tifoso sarei soddisfatto se gli undici in campo uscissero sconfitti dal campo ma con la maglia sudata salutando i tifosi dimostrandomi di aver dato tutto. Il calcio è passione e impegno e molto probabilmente quei tifosi vorrebbero dai giocatori del Parma lo stesso loro impeto che, evidentemente ieri in campo non si è visto.

Fra le altre cose, ieri prima Donandoni e poi oggi Ghirardi hanno specificato che la tifoseria ha chiesto di parlare con i tifosi perchè al termine del match i calciatori avevano lasciato il campo senza salutare i sostenitori gialloblù presenti nel settore ospiti. Parole di circostanza per nascondere qualcos’altro? Delle intimidazioni da parte della tifoseria? Se da un calciatore o da un rappresentante del Parma ci fosse la conferma di minacce o cose simili allora sarò il primo a fare autocritica e ad appoggiare il suo punto di vista. Ma mi auguro che sia lei ad aver sbagliato e lo spero anche per il bene del Parma e del calcio italiano.