Mauro Icardi, attaccante dell'Inter (foto media.melty)

Che Mauro Icardi fosse un attaccante con il vizio del gol, era noto già quando indossava la maglia della Sampdoria. Ceduto per “soli” 400mila euro dal Barcellona, in blucerchiato esordì in Serie B nel 2012 contro la Juve Stabia, entrando ad un quarto d’ora dal termine e realizzando il definitivo 2-1, consentendo ai liguri di disputare i play-off. La consacrazione arriva l’anno dopo in Serie A, quando fa esplodere il proprio pubblico prima nel derby contro il Genoa, poi sconfiggendo da solo la Juventus nello Stadium con una doppietta e realizzando, infine, un poker contro il Pescara . Dieci reti nella prima stagione in massima serie.

L’Inter, allora, acquista in comproprietà lui e Ishak Belfodil dal Parma. A chi spetterà il numero 9? Non c’è il minimo dubbio: al “cañito”. Durante l’estate, ma non solo, è la sua la maglia più venduta ed è lui il “top-player” per i tifosi nerazzurri. L’inizio di stagione sembra tutto dalla sua parte, nonostante Mazzarri gli preferisca per le prime volte Belfodil. Poi i gol contro Juventus e Cagliari, ristabilisce le gerarchie. Poi intervento e arrivederci al prossimo anno. Sì, ma Maurito di certo non ha dimenticato come si segna e prima mette ko la Fiorentina, poi la “sua” Samp, vincendo anche il duello personale contro il suo nemico numero uno, Maxi Lopez.

Al termine della stagione, l’Inter decide di puntare tutto su di lui e riconsegnare Belfodil nelle mani del Parma: sì, è stato Icardi il vero colpo della passata estate. Erick Thohir, nel frattempo, se ne innamora, compra la cover per il cellulare con sopra la maglia numero 9 dell’argentino, ma soprattutto resiste all’attacco dei club esteri per lui e Kovacic: i gioielli non si vendono. Nemmeno per cifre, infatti rifiutate, superiori ai 30 milioni.

E allora si riparte col bomber argentino in avanti. Sette reti in campionato finora, a -1 dalla vetta (Callejon e Tevez a otto). Undici reti fra campionato ed Europa. Numeri importanti, che confermano che grande calciatore ha fra le mani l’Inter: nessun calciatore, che disputa il campionato italiano, ha segnato come lui in questo avvio di stagione. Dai colpi di testa, ai gol “di rapina”, passando per i tiri da fuori e concludendo con quelli a giro sul secondo palo, la sua grande specialità: nel suo repertorio c’è di tutto.

E con l’amore, Icardi ha messo la testa a posto, anche se non è mai stato uno, per dirla tutta, alla “Balotelli”. A parte il caso Wanda Nara, non si è mai parlato dell’argentino fuori dal campo. Tranquillo e spensierato, con una moglie sempre al suo fianco ed un bebè in arrivo, per il ventunenne è il momento più bello ed alto della sua carriera. E con una media gol del genere del suo attaccante, 0,6 gol a partita, l’Inter può davvero sognare.