Chiamato sulla panchina del Galatasaray nell’ultima parte del 2013 per sostituire il deludente Fatih Terim, Roberto Mancini entra subito nel cuore dei tifosi turchi grazie al match di esordio di Champions League contro la Juventus. Contro i bianconeri il Mancio ottiene la tanto discussa vittoria su un campo innevato grazie al gol allo scadere dell’ex interista Wesley Sneijder, che consente ai giallorossi di passare il girone di Champions proprio ai danni dei bianconeri. Il cammino in Europa però non va oltre gli ottavi. I turchi pescano il Chelsea di Mourinho che riescono a fermare ad Istanbul sull’1-1 ma a cui non riescono a resistere nella sfida di ritorno a Londra, dove i giallorossi perdono per 2-0.

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Il Galatasaray può così concentrarsi su un campionato che tuttavia non li vedrà festeggiare per davvero, a causa del primato dei rivali del Fenerbache che staccano di ben 9 punti la squadra del tecnico italiano.

Mancini si consola con la vittoria della Coppa di Turchia che lo vede trionfare in finale per 0-1 contro l’Eskisehirspor, ancora grazie al gol dell’olandese Sneijder.

Nell’estate accade quello che nessuno si sarebbe mai aspettato. Il tecnico di Jesi nonostante il contratto triennale che lo lega al club turco decide di lasciare la guida della squadra dopo soli 8 mesi, rescindendo consensualmente il contratto. Il tecnico commenta l’evento con un laconico “Sono cambiati gli obiettivi prefissati”.

Da quel momento impazza il toto-allenatore. Il Mancio viene affiancato ad una miriade di squadre e persino al suo ex club, l’ Inter, a causa delle insistenti voci che vedono il Presidente nerazzurro Thohir deluso del rendimento di Mazzarri. La comparsa in tribuna in occasione di Cesena-Inter rimanda ad un dolce passato per gli amanti dell’amarcord ma sulla questione sono quasi tutti scettici. Impossibile che Mancini dopo aver allenato il Manchester City ed il Galatasaray con un mercato portato avanti a suon di milioni decida di guidare una squadra in crisi economica e di risultati come l’Inter.

Eppure il miracolo avviene. Mazzarri viene esonerato durante la pausa per le nazionali del mese di ottobre e proprio Roberto Mancini viene ingaggiato come suo successore, superando la concorrenza dell’ex allievo Mihaijlovic e di Walter Zenga.

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Il ritorno sulla panchina dell’Inter del Mancio riporta euforia tra i tifosi e tra gli stessi giocatori, ormai con il morale a terra dopo le delusioni patite con la difesa a tre di scuola mazzariana. Il secondo esordio interista avviene nel derby contro il Milan. I tifosi della beneamata già sognano lo sgambetto ai cugini ma la partita termina 1-1 con il gol di Obi che ribalta l’iniziale svantaggio causato dal gol di Menez. Finalmente l’Inter mostra un minimo di gioco e col passare delle settimane pur non ottenendo risultati brillantissimi inizia a mostrare il dna che già apparteneva alla “pazza Inter” del primo Mancini, come confermato dal rocambolesco 2-2 contro la Lazio nell’ultima giornata del mese di dicembre.

La pausa invernale consente a Mancini ed all’Inter di staccare la spina per qualche giorno e di potersi poi preparare per l’inizio del vero campionato dell’Inter, che vedrà il suo inizio il 6 gennaio 2015 con la sfida contro la Juventus, in quello che una volta era il derby d’Italia. Chissà che il bianconero non porti ancora fortuna al Mancio…