Quando si arriva a fine anno, si è soliti stilare il bilancio per capire se è stato positivo o negativo. Nel caso di Roger Federer, non può che esser molto positivo, considerato soprattutto l’età anagrafica e l’anno orribile da cui proveniva, il 2013 in cui aveva vinto solo un piccolo torneo e fatto molto male nei tornei più importanti anche a causa del mal di schiena persistente.
Molti, troppi direi, avevano considerato Federer come un tennista finito un anno fa dopo il tragico 2013 in cui il campionissimo di Basilea era stato sconfitto da sconosciuti.
Il Re del tennis, però, è rinato ancora una volta come l’araba fenice vincendo ben 5 tornei più la Coppa Davis, uno degli ultimi titoli che mancavano nel suo eccezionale palmares, e giocando altre 5 finali più quella delle ATP Finals dove, purtroppo, non è nemmeno sceso in campo per un problema alla schiena.
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Gli Slam
Nei 4 Slam di questo 2014 Federer è arrivato una volta in finale, a Wimbledon, due volte in semifinale, agli Australian Open e agli USOpen, e solo una volta si è fermato agli ottavi, al Roland Garros. Vediamo nel dettaglio partendo dal risultato migliore.
Wimbledon è, come sempre, il terzo Slam dell’anno e Federer giunge nei quarti senza perdere nemmeno un set e neanche una volta il turno di servizio. Il Re affronta il connazionale Wawrinka: l’inizio è favorevole a Stan che conquista il primo set ma poi entra decisamente in partita Federer che vince i successivi tre andando in semifinale dove sconfigge molto facilmente il canadese Raonic, uno dei volti emergenti del tennis, alla sua prima semifinale in uno Slam.
Federer torna, così, in finale in uno Slam, dove mancava da due anni (Wimbledon 2012) e si trova davanti il campione serbo Nole Djokovic. Esce la più bella partita del 2014 e una delle più spettacolari finali Slam degli ultimi anni: il fuoriclasse elvetico vince il primo set ma Djokovic vince il secondo e terzo e nel quarto si porta sopra 5-2. Appare tutto finito ma, proprio nel momento più complicato, esce l’orgoglio del campione che non vuole mai darsi per vinto: Federer rimonta in modo pazzesco vincendo il set 7-5 e portando così il match al quinto set, con l’appoggio anche del pubblico dichiaratamente dalla sua parte, come accade anche in tante altre parti del mondo. Nell’ultimo e decisivo set, la prima occasione per spezzare l’equilibrio ce l’ha Federer con una palla break, annullata, però, dal serbo che, poi, vince il set 6-4 conquistando, così, il suo secondo Wimbledon e primo Slam dell’anno. Se da un lato nei tifosi di Federer c’è un po’ di tristezza e rabbia per la grossa occasione sfuggita, dall’altro, però, c’è la ferma convinzione che, anche a 33 anni, il campionissimo svizzero riesce ancora a lottare con i migliori.
Nel primo Slam dell’anno,gli Australian Open, Federer gioca buonissime partite soprattutto nella seconda settimana battendo Tsonga e Murray abbastanza agevolmente rispettivamente 3-0 e 3-1. Roger approda, così, in semifinale dove lo attende il rivale di sempre, Nadal, che lo sconfigge nettamente 3-0; ciononostante rimane un torneo molto positivo.
Agli US Open, quarto ed ultimo Slam, Federer si presenta in un’ottima forma dopo aver vinto a Cincinnati. Il cammino di Roger prosegue senza particolari intoppi fino ai quarti, perdendo solo un set. Nella quinta partita del torneo l’avversario è il francese Monfils che in nove precedenti l’aveva battuto già due volte. Monfils vince i primi due set ma Federer realizza una rimonta fantastica vincendo il match e annullando anche un match point per il francese nel quarto set. Era da Wimbledon 2012 che Roger non recuperava due set di svantaggio in uno Slam.
In semifinale si trova davanti il croato Cilic e, a sorpresa, Federer perde 0-3 non entrando mai davvero in partita, un po’ per l’incredibile (nel senso letterale del termine) condizione di forma del croato, che poi conquisterà il torneo, un po’ anche per le energie psicofiscihe spese contro Monfils.
Il peggiore risultato del 2014, per quanto riguarda gli Slam, è l’ottavo di finale del Roland Garros dove Federer è stato sconfitto dal lettone Gulbis al quinto set. Questo torneo, tuttavia, non è poi così da battere in quanto sarà ricordato per l’ennesimo record stabilito da Federer: con la vittoria conquistata al secondo turno, è il primo giocatore nella storia del tennis a vincere almeno 60 incontri in ognuno dei quattro Slam esistenti. Al momento del record Federer ha vinto 60 partite al Roland Garros, 67 a Wimbledon, 67 agli US Open e 73 agli Australian Open.
I tornei Masters 1000
Nei Masters 1000 del 2014, Federer ottiene due vittorie disputando altre tre finali. Scendendo nel dettaglio, Roger si ferma in finale a Indian Wells, dove viene battuto da Djokovic solo al tie break del terzo set alla fine di un’ottima rimonta, a Montecarlo, perdendo anche qui al terzo set contro il connazionale Wawrinka sebbene avesse vinto il primo set, e, infine, a Toronto, venendo sconfitto dal francese Tsonga in soli due set. Le gioie arrivano, invece, a Cincinnati, proprio dove Federer aveva vinto l’ultimo Master 1000 due anni fa, e a Shangai, uno dei tre Masters 1000 che non aveva mai vinto (gli altri due sono Montecarlo e Roma): nel primo batte in finale lo spagnolo Ferrer, dopo aver sconfitto nei quarti Murray e in semifinale Raonic con due belle prestazioni; mentre a Shangai ha la meglio sul francese Simon in due set, dopo aver asfaltato in semifinale Djokovic in soli due set.
I tornei 500 e 250
Gli altri tre tornei vinti da Federer in questo 2014 sono due 500 ( Dubai e Basilea ) e un 250 (Halle). Nel primo di questi tre tornei, supera in semifinale il serbo Djokovic recuperando un set disputando un’ottima partita mentre nella finale batte il ceco Berdych vincendo, così, il primo titolo del 2014 e il numero 78 in carriera. A Basilea, torneo di casa sua, ha avuto la meglio in finale sul belga Goffin in una finale molto molto semplice. Questo è stato l’ultimo titolo vinto da Federer nel 2014 e il numero 82 in carriera.
La Davis
Il 2014 di Federer ha avuto un epilogo molto piacevole con la vittoria nella finale di Coppa Davis della sua Svizzera contro la Francia, a Lilla. La tre giorni francese parte decisamente male con la netta sconfitta contro Monfils, prosegue bene con la vittoria nel doppio anche grazie ad un ottimo Wawrinka e termina nel migliore dei modi con la notevole vittoria contro Gasquet. Federer scoppia in un pianto liberorio, a riprova di quanto ancora ami il tennis e di quanto volesse vincere anche questo titolo.
I segreti della rinascita
Come cantava Celentano in una sua canzone, c’è sempre un motivo e non esiste il caso. Nell’ennesima rinascita di Federer due sono gli elementi fondamentali : la nuova racchetta e la collaborazione con l’ex campione di tennis nonché suo idolo, Stefan Edberg, che gli ha fornito indicazioni preziosi come lo stesso Roger ha confessato in diverse interviste di quest’anno.
Il cambio di racchetta, invece, si è reso indispensabile per cmobattere ad armi pari i super-uomini del tennis contemporaneo.
Siamo ormai prossimi alla partenza del nuovo anno anche per quanto riguarda il tennis e siamo convinti che Federer ci regalerà altre vittorie, convinti che anche solo vederlo giocare trasmette emozioni indescrivibili.