33° numero della rubrica settimanale Il cacciatore di talenti. Tutti i giovedì Blog di Sport vi presenterà un giovane calciatore scelto tra i più interessanti nel panorama calcistico attuale. Dati anagrafici e schede tecniche dei campioni del domani, o magari già del presente.

Storia
Boli Bolingoli-Mbombo nasce il 1° luglio 1995 ad Anversa da genitori congolesi. Il suo nome è vero può sembrare uno scioglilingua ma oltre ad essere una delle più liete rivelazioni di questa edizione di Europa League Boli è anche il cugino di Romelu e Jordan Lukaku. Tuttavia per lui l’inizio di carriera si è rivelato sicuramente più problematico e meno prestigioso di quello dei due fratelli Lukaku, scuola Anderlecht. Dopo un anno nel Berchem Sport infatti Bolingoli-Mbombo all’età di 10 anni è approdato al KSK Beveren. Successivamente dopo alcune vicissitudini e due stagioni rispettivamente nel Royal Antwerp FC e nel più noto Germinal Beerschot, nel 2010 viene prelevato dal celebre Club Brugge che lo inserisce tra le fila delle proprie giovanili. Nell’estate del 2013 infine viene aggregato alla prima squadra ed il 26 luglio nella prima giornata di campionato esordisce appena 18enne in Jupiler League subentrando al minuto 88 al posto dell’ora genoano Lestienne. Nella giornata successiva poi parte addirittura titolare e realizza anche il suo primo gol da professionista che vale la preziosa vittoria per 2 a 1 contro l’Oostende. Sembra l’inizio di una carriera luminosa ed invece nella seconda parte di stagione e nell’inizio dell’attuale Boli viene relegato inspiegabilmente ai margini della squadra finendo quasi sempre in tribuna. Dopo qualche minuto qua e là il ragazzo riappare con forza a gennaio, prima trascina il Brugge in finale di Coppa di Lega con una splendida doppietta nella semifinale di ritorno del derby contro il Cercle, poi arriva il momento di scatenarsi in Europa League. Nei sedicesimi di finale contro l’Aalborg in 180 minuti riesce a fornire un prezioso assist a De Sutter e a realizzare una rete nella gara di ritorno, ma l’apice arriva nel proibitivo ottavo di finale contro il Besiktas dove nei soli 25 minuti giocati ad Istanbul trova una doppietta inaspettata che porta i fiamminghi ai quarti contro il Dnipro. Per quanto riguarda la Nazionale invece Boli ha già scelto il Belgio tuttavia non ha ancora avuto modo di rappresentare il proprio Paese, ma siamo certi che di questo passo una chiamata arriverà molto presto.

Mercato
L’ennesimo brillante prodotto del fecondo vivaio belga, e poco importa se di seconda o terza generazione. Mentre in Italia ci preoccupiamo di oriundi già troppo avviati nelle Fiandre con delle esaurienti politiche di integrazione stanno letteralmente costruendo il futuro del loro calcio e i risultati già sono sotto gli occhi di tutti: nomi come Depay, Bakkali, lo stesso Lukaku, Origi, e poi Maher, Zivkovic, Vilhena e chi più ne ha più ne metta. Il Club Brugge gli ha recentemente prolungato il contratto fino al 2017 in quanto in queste ultime prestazioni sta dimostrando di poter diventare un giocatore importante e molto difficilmente il tecnico Michel Preud’homme potrà in futuro tenerlo ancora fuori.

Scheda tecnica
180 x 72 kg, mancino. Ruolo? È proprio qui che arriva il bello, Boli è un universale. Nasce come terzino sinistro in quanto non proprio un asso per quanto riguarda la tecnica ma rapido, dotato di un buon cross, di ottima resistenza e di buone abilità difensive. Tuttavia attenzione, il talento belga, soprattutto a partita in corso, viene impiegato molto spesso come mezzala di centrocampo, esterno d’attacco o addirittura come seconda punta, proprio come in occasione dell’ottavo di finale contro il Besiktas. Con la sua imprevedibilità, il suo pressing, le sue doti fisiche ed atletiche e la sua freddezza Bolingoli-Mbombo sta facendo capire di poter risolvere le partite in qualsiasi momento e la sua duttilità potrà essere un fattore decisivo per la sua crescita futura, perché la tecnica si sa può essere allenata ma l’intelligenza tattica non si compra al mercato.