32° numero della rubrica settimanale Il cacciatore di talenti. Tutti i giovedì Blog di Sport vi presenterà un giovane calciatore scelto tra i più interessanti nel panorama calcistico attuale. Dati anagrafici e schede tecniche dei campioni del domani, o magari già del presente.

Piccola premessa, chi ci si segue sa che non abbiamo mai trattato italiani ed in molti ci hanno chiesto il perché. Purtroppo il motivo è semplice: non è facile esordire in Serie A e si sa, all’estero hanno tutta un’altra mentalità per quanto riguarda i giovani. I pochi fortunati inoltre, i vari Mandragora, Verde & co., vengono subito alla ribalta della cronaca e spesso poi per vari motivi finiscono del dimenticatoio, ovviamente ci auguriamo di no. A noi però piace andare dove nessuno sa, o dove magari solo in pochi sanno, proprio come degli osservatori, dei veri Cacciatori di Talenti.

Storia
Cosimo Marco La Ferrara nasce il 20 aprile 1998 a Secondigliano (Napoli). Compie i suoi primi passi calcistici nel A.S.D. Real Scirea per poi passare in una delle realtà più importanti del panorama calcistico giovanile di tutta la Campania, la Mariano Keller. A quei tempi fuori dal campo c’era la fila per venire a vedere quel biondo numero 10. I video con le sue gesta (come quello posto sopra) fanno il giro del web: Milan, Arsenal, Barcellona e Manchester City lo inseriscono nella lista dei talenti da monitorare con attenzione. Manca però ancora un ultimo step prima di preparare le valigie e salutare la tanto adorata Napoli. Mino Raiola riceve una chiamata dal cugino Enzo: “vieni qui che che devo proporti un fenomeno“. Mino arriva, lo guarda e resta senza parole, e chi meglio di un procuratore del suo calibro, che annovera tra gli assistiti giocatori come Ibrahimovic, Balotelli, ecc., ha la possibilità di porgerti un futuro radioso? Raiola si dice pronto ad ascoltare tutte le offerte e prende tempo ma il Milan non ci sta e ingrana la quinta. Filippo Galli, dopo aver avuto l’ok dall’alto in quanto si trattava di un trasferimento molto importante per un 12enne, trova l’accordo con il direttore sportivo della società campana poi si dirige a casa La Ferrara con quattro biglietti (mamma, papà e Riccardo, fratello maggiore nonché portiere) di sola andata per Milano. Benvenuti al nord! Cosimo si ritrova in un secondo catapultato dai campetti di periferia napoletani e dal piccolo giardino di casa nello splendido centro sportivo di Vismara. Il ragazzo dimostra una grande maturità in quanto non subisce scossoni, continua a giocare a calcio come prima, continua a divertirsi e a divertire. Dopo le straordinarie prestazioni con i Giovanissimi Nazionali allenati da Walter De Vecchio (gol stupendo nel derby contro l’Inter), nel 2013 viene aggregato agli Allievi Nazionali di Christian Brocchi. L’impatto è subito devastante, Cosimo a suon di gol e assist contribuisce in maniera decisiva alla vittoria del Campionato ed inoltre sfodera tutta la sua classe anche nei tornei esteri: terzo posto nell’Al Kass Cup, secondo al Memorial Aragones, primo al trofeo Ferroli. In questa stagione infine sta pienamente confermando quanto di buono fatto vedere in precedenza ed ha anche esordito in Primavera. Per quanto riguarda la Nazionale, dopo diverse apparizioni con l’Under 15 è diventato ormai un punto fermo dell’Italia Under 16.

Mercato
Lo scorso maggio, a soli 16 anni e 24 giorni Cosimo ha firmato il suo primo contratto professionistico valido fino al 30 giugno 2017. Un piccolo ma primo importante riconoscimento per una carriera che tutti sperano possa essere piena di successi. Non è di certo questo un periodo particolarmente felice per il Milan ma è indubbio che il settore giovanile rossonero negli ultimi anni sia cresciuto notevolmente. Per molti degli addetti ai lavori la formazione classe ’98 rappresenta per quanto riguarda quell’annata la migliore di Italia se non del Mondo, in quanto annovera tra le proprie fila giocatori di assoluta prospettiva come Donnarumma, Cutrone, Locatelli, Mastalli, Modic, El Hilali, Di Molfetta ed il già noto Mastour.

Scheda tecnica
172 cm x 57 kg, destro. Giocatore molto duttile, può giocare sia da trequartista, sia da esterno alto offensivo, sia da seconda punta. Le sue caratteristiche migliori sono la rapidità e la tecnica, ma il vero e proprio piatto della casa sono gli assist al bacio che fornisce con costanza ai propri compagni. La Ferrara è dotato poi di un buon tiro dalla distanza, di un dribbling eccellente e di una buona vena realizzativa. Le sue uniche pecche attualmente, oltre ad un fisico non ancora ben definito, sono rappresentate da qualche lacuna tattica di troppo e da una non sempre adeguata intensità difensiva, tuttavia siamo sicuri che un ex giocatore rognoso come Christian Brocchi continuerà a svezzarlo per bene. Somiglianze? Per il luogo d’origine (Secondigliano) e la storia personale a molti ricorda l’eterno baby prodigio Vincenzo Sarno, mai sbocciato ed ora ormai divenuto un flop. Noi però facciamo tutti gli scongiuri possibili e gli auguriamo di cuore una carriera particolarmente luminosa. Da piccolo era soprannominato Sheva per la sua capigliatura bionda e le movenze simili a quelle dell’ucraino, il Milan gli augura il meglio e spera presto di rialzarsi grazie a questa terribile leva calcistica del ’98.