30° numero della rubrica settimanale Il cacciatore di talenti. Tutti i giovedì Blog di Sport vi presenterà un giovane calciatore scelto tra i più interessanti nel panorama calcistico attuale. Dati anagrafici e schede tecniche dei campioni del domani, o magari già del presente.

Storia
Dawid Kownacki nasce il 14 marzo 1997 a Gorzów Wielkopolski, importante centro della Polonia occidentale. Dopo aver mosso i suoi primi passi calcistici nel club più importante della città, il GKP, nel 2005 si trasferisce con la famiglia a Poznan entrando così nel prestigioso settore giovanile del Lech. Nel giro di qualche anno Dawid diventa la vera e propria stella del vivaio dei polacchi, numeri importanti e continuità di prestazioni anche quando a 15 anni entra precocemente a far parte della formazione under 19. Nell’estate 2013 quindi viene aggregato alla prima squadra, dopo un sorprendente pre-campionato però, il tecnico spagnolo José Mari Bakero, per non bruciarlo, lo spedisce costantemente in tribuna o panchina, tuttavia il 6 dicembre arriva il tanto agognato esordio in Ekstraklasa nei minuti finali della vittoria contro il Wisla Cracovia. Con l’avvento del nuovo anno però il panorama si ribalta, a febbraio arriva un nuovo tecnico, il giovane Mariusz Rumak, e così nella pesante sconfitta contro il Pogoń Szczecin il talento Kownacki realizza il gol della bandiera diventando il più giovane goleador della massima divisione polacca a 16 anni e 344 giorni. Diventa inoltre così un punto fermo del nuovo allenatore e chiude l’annata con 13 apparizioni, 2 gol e 3 assist. In questa stagione invece il polacco è stato frenato da frequenti piccoli infortuni che ne hanno compromesso inevitabilmente i risultati ma ha comunque all’attivo 17 presenze, 2 gol e 2 assist più una rete siglata nel turno di qualificazione ai gironi di Europa League. Per quanto riguarda la Nazionale Kownacki è praticamente il perno attorno a cui hanno ruotato tutte le selezioni giovanili polacche negli ultimi anni: 4 partite e 7 reti con l’under 15, 2 gare ed 1 gol con l’under 16, 8 presenze e 5 gol con l’under 17, ora si attendono solo le prime con l’under 19.

Mercato
Il ct della Polonia Nawalka si è recentemente espresso su di lui: “questo è un talento che si manifesta una volta ogni decennio“. Difatti non è sfuggito a molti top club europei specie a quelli tedeschi, sempre pronti a saccheggiare il calcio polacco. In Italia invece per ora lo conoscono in pochi, nonostante Zibi Boniek lo abbia già proposto a Juve e Lazio. La squadra che tuttavia si è rivelata più interessata al ragazzo è stata quest’estate il Red Bull Salisburgo ma tra i due club non si è giunti ad un accordo economico ed inoltre Kownacki ha deciso di prolungare il proprio contratto fino al 2017. Il ragazzo non ha fretta, vuole proseguire il proprio percorso di crescita al Lech, ma è inoltre consapevole che quando i tempi saranno più maturi dovrà per forza di cose compiere il grande salto in un campionato più prestigioso. Già a giugno gli austriaci potrebbero tornare alla carica e qualora dovessero decidere di pagare la clausola rescissoria di 5 milioni questo diverrebbe il trasferimento più oneroso della storia del calcio polacco.

Scheda tecnica
184 cm x 73 kg, destro. Attaccante completo, non un vero rapinatore d’area ma un buon finalizzatore, molto mobile, tecnico ed intelligente. Kownacki ama giocare da centravanti ma viene spesso impiegato come esterno o seconda punta con ottimi risultati. Ciò che stupisce infatti è la sua straordinaria maturità tattica, nonostante abbia una naturale inclinazione a svariare su tutto il fronte d’attacco riesce completamente a calarsi nel ruolo che di volta in volta gli viene assegnato. E così lo vediamo spesso come eccellente rifinitore, smarcando con precisi passaggi filtranti i propri compagni, come uomo d’area, intento a giocare di sponda e a fare il lavoro sporco spalle alla porta, come cannoniere di razza quando c’è bisogno di fare gol. Inoltre è molto bravo in fase difensiva, è sempre il primo infatti ad andare a pressare alto i propri avversari riuscendo spesso a rubare palloni importanti. Per continuare a crescere certamente avrà bisogno di una nuova e più autorevole sfida, ma le qualità per diventare un campione ci sono tutte, in patria è già il nuovo Lewandowski.