23° numero della rubrica settimanale Il cacciatore di talenti. Tutti i giovedì Blog di Sport vi presenterà un giovane calciatore scelto tra i più interessanti nel panorama calcistico attuale. Dati anagrafici e schede tecniche dei campioni del domani, o magari già del presente.
Storia
Marco Asensio Willemsen nasce il 21 gennaio 1996 a Palma de Mallorca da madre olandese e padre basco. Cresce nel club di casa, appunto l’RCD Mallorca, e a 10 anni già lo troviamo nella categoria allievi. Prosegue il proprio percorso di crescita tra le varie formazioni giovanili fino al salto nel calcio che conta. A fine 2012 Marco viene infatti aggregato al Mallorca B, militante nella Tercera División (quarta divisione spagnola), ma prima ancora di esordire riesce a scatenare un vero e proprio esodo di osservatori appartenenti alle migliori squadre del Paese e dell’intero continente lasciati mesi e mesi nelle Baleari per avere un profilo soddisfacente del ragazzo, Real Madrid e Barcellona erano in prima fila, e a quanto pare i blaugrana riuscirono addirittura a strappare un diritto di prelazione. Arriva poi finalmente l’esordio in Tercera ma da subito si intuisce come la seconda squadra, nonostante i 17 anni appena compiuti, gli stia davvero troppo stretta. Nella stagione seguente inizia ad allenarsi con una certa regolarità con i big e il 27 ottobre 2013 giunge il tanto atteso esordio in Liga Adelante (serie B), tra i professionisti, nella sconfitta per 3 a 1 contro il Recreativo Huelva, poi una settimana dopo, di nuovo in campo nel pareggio contro il Lugo. Solo 13 minuti in 2 partite, che tuttavia si rivelano preziosi perché inducono il tecnico José Luis Oltra a promuoverlo del tutto in prima squadra. Il Mallorca però vive una stagione complicata ed è costantemente in lotta per non retrocedere. Scocca il 2014 e Marco Asensio diventa a mano a mano un titolare inamovibile. In 6 mesi si alternano ben 3 allenatori ma l’elemento davvero imprescindibile si rivela proprio il talentino 18enne che trascina, con un solo gol, siglato il 16 marzo 2014 contro il Tenerife, ma innumerevoli assist e giocate strappa applausi, il Mallorca ad una insperata salvezza all’ultima giornata e per un solo punto. Nuova stagione, nuovo tecnico. Arriva il russo Valeri Karpin ma la squadra ha già pronte le basi per il futuro, basta ripartire dal giocatore più giovane e più talentuoso. E difatti Marco Asensio ha fin qui totalizzato 18 presenze, 3 gol e 6 assist e sfornato prestazioni ben al di sopra della media che stanno permettendo al Mallorca di navigare a metà classifica e che gli sono valse il premio di Giocatore del mese di ottobre della Liga Adelante. In Nazionale, dopo alcune apparizioni in under 16 e 17, è diventato la stellina della selezione under 19 dove sta stregando tutti, ed ha all’attivo 3 presenze e altrettante reti.
Mercato
Lo scorso mese di dicembre in Spagna abbiamo assistito ad una vera e propria guerra di mercato tra Real e Barça, fatta di accuse, rilanci e controfferte, per assicurarsi le prestazioni di Marco Asensio. L’hanno spuntata i Blancos, a quanto pare anche grazie alla forte volontà del ragazzo di vestire la camiseta blanca, e il 5 dicembre è arrivata l’ufficialità: 3,9 milioni di euro più bonus al Mallorca e 450 mila euro a stagione per 6 anni al calciatore che rimarrà fino a fine stagione in prestito nelle Baleari. In Spagna è già un simbolo. Marca scrive di lui “ha il gene dei campioni e l’umiltà dei grandi”. È soprannominato la joya mileurista, vi spieghiamo subito il perché. Il neo madridista è un ragazzo umile e molto legato alla famiglia che a 15 anni dovette affrontare la tragica scomparsa della madre. Il padre lavora tutto il giorno al supermercato per mantenere Marco e il fratello Igor, che studia in vista dei concorsi per entrare in polizia. I suoi gol sono tutti dedicati alla madre e chissà se un giorno sempre in sua memoria deciderà di scegliere la nazionale olandese. Difficile, la Roja già lo ama. Un ragazzo con i piedi per terra, un 10 anche a scuola, guida un’utilitaria e aiuta il padre nei lavori di casa, insomma in Spagna hanno già scritto il suo avvenire.
Scheda tecnica
177 cm x 70 kg, mancino puro. È uno dei più promettenti prodotti del ricchissimo vivaio spagnolo, ad Ancelotti piace moltissimo, per Del Bosque “è un piacere vederlo giocare”, per il Mallorca e per il suo mentore Clemente Marin è senza dubbio il miglior prodotto della storia del club, già da bambino ne erano certi. Ricorda molto Zidane in quanto è sempre costantemente nel vivo del gioco ma ha caratteristiche ben diverse dal francese. Piede sinistro sofisticatissimo, dribbling da funambolo, rapidissimo nello stretto e negli spazi ed è dotato di un’ottima visione di gioco. Forse dunque più un giocatore da Barcellona, ma il Real lo ha voluto più di tutti. Può giocare sia come esterno destro che come esterno sinistro, ma in un modulo come il 4-2-3-1 sarebbe anche un perfetto trequartista, avrebbe forse meno campo davanti a sé per le sue inarrestabili scorribande ma sfornerebbe assist a ripetizione. Eccellente calciatore di punizioni, le sue uniche pecche sono il piede destro e il gioco aereo ma in Spagna non si preoccupano tanto del fisico. Segnatevi questo nome perché è un predestinato.