43° numero della rubrica settimanale Il cacciatore di talenti. Tutti i giovedì Blog di Sport vi presenterà un giovane calciatore scelto tra i più interessanti nel panorama calcistico attuale. Dati anagrafici e schede tecniche dei campioni del domani, o magari già del presente.
Storia
Marko Pjaca nasce il 16 maggio 1995 a Zagabria. Si sa che l’ambiente, l’educazione e la famiglia fanno la differenza. Marko fa parte di una famiglia di sportivi: il padre Zeljko è un ex wrestler, la madre è stata una campionessa nazionale di judo mentre le due sorelle sono arrivate ad un passo dal diventare pallavoliste professioniste. Il maschietto di casa ha impiegato un po’ di tempo prima di trovare la sua strada, era infatti un eccellente giocatore di pallamano ed un ottimo pilota di go-kart. Cresciuto nelle giovanili della Dinamo Zagabria, dopo una breve esperienza nel NK Zet 1927, a 15 anni viene acquistato dalla Lokomotiva Zagabria, affiliata della Dinamo, che a pochi giorni dal suo 16esimo compleanno decide per l’ultima giornata di quell’anno di farlo esordire nella massima serie croata dove Pjaca in soli 25 minuti riesce a realizzare un assist. Nella stagione seguente inizialmente rimane aggregato alla formazione under 17 ma dopo qualche mese viene definitivamente spostato in prima squadra trovando il gol 2 volte in 17 gare (entrando però quasi sempre dalla panchina a partita in corso). La consacrazione arriva nel 2013/2014: la Lokomotiva viene eliminata nei preliminari di Europa League dalla Dinamo Minsk (Pjaca fornisce a Fernandes l’assist per il gol del momentaneo passaggio del turno) ma è in campionato che il ragazzo si mette in luce disputando quasi tutte le gare (31) e mettendo a segno 7 reti e 6 assist. Il talento ed il potenziale del 19enne croato stregano il tecnico Zoran Mamic così nella scorsa estate la Dinamo ha deciso di riportarlo a casa per circa 1 milione di euro. Marko diventa subito titolare come esterno dell’attacco a tre dei Modri e finisce per trasformarlo in proprietà privata nonostante la giovane età. Esordisce nei preliminari di Champions dove realizza un assist, nella fase a girone di Europa League in 4 partite trova 3 reti (tutte messe a segno contro il Celtic nell’ultima giornata) ed in campionato in 32 gare mette a segno 11 reti coronate da 5 assist che gli valgono i premi di Giovane dell’Anno e Giocatore Croato dell’anno della HNL. Per quanto riguarda la Nazionale Pjaca ha compiuto tutta la consueta trafila: attualmente è membro stabile dell’under 21, ha disputato un Mondiale under 20 ma inoltre ha già esordito in quella maggiore nell’amichevole dello scorso settembre contro Cipro subentrando nei minuti finali al posto di Mateo Kovacic.
Mercato
Il vivaio della Dinamo si sa è tra i più fecondi d’Europa ed è spesso seguito con molta attenzione dai club nostrani, guardate i vari Kovacic, Brozovic, Vrsaljko e Badelj. Il suo nome era già rimbalzato attraverso l’Europa durante lo scorso mercato di gennaio, il Bologna di Pantaleo Corvino secondo alcune indiscrezioni aveva addirittura trovato l’accordo con i croati sulla base di circa 7,5 milioni di euro ma il ragazzo rifiutò la destinazione. Gli emiliani potrebbero tornare presto alla carica nonostante anche la Juventus si sia detta interessata al giocatore. Attualmente però la pista più calda sembra quella che porta al Milan, la presenza di Mihajolovic potrebbe senza dubbio facilitare il suo ambientamento nel calcio italiano ma servirà un’offerta importante, con i recenti premi ricevuti il prezzo del cartellino di Pjaca (contratto fino al 2019) è infatti salito a 10-12 milioni.
Scheda tecnica
183 cm x 75 kg, destro. Ventenne molto duttile ed estremamente intelligente, nasce come ala destra ma il ruolo di ala sinistra gli è molto più congeniale in quanto gli fornisce la possibilità di accentrarsi e calciare col suo piede. Ha le capacità per giocare anche dietro le punte vista la sua spiccata visione di gioco e da seconda punta grazie al suo ottimo fiuto del gol. Ottima tecnica, molto rapido, buon dribbling, ma intendiamoci subito, non si tratta del classico esterno d’attacco funambolo ma di un giocatore completo, un lottatore, generoso e freddo al punto giusto.