Sembra la preview dell’ultimo 007, in realtà si tratta semplicemente dell’attaccante più prolifico d’Europa degli ultimi mesi, più degli alieni Messi e Ronaldo, più dei super-uomini Gignac e Lacazette. A dire il vero però qualcosa a che fare con James Bond Bas Dost ce l’ha e come, in Germania è stato ribattezzato come l’uomo della provvidenza, un vero e proprio talismano tirato fuori dal cilindro nel momento più opportuno.
Nelle prime 14 giornate tuttavia Dost ha visto il campo solo per 37 minuti, il tecnico del Wolfsburg Dieter Hecking infatti gli ha sempre preferito dapprima Ivica Olić e poi Nicklas Bendtner. A dicembre però la situazione si è capovolta, il 35enne esperto croato, in scadenza di contratto a giugno, ha optato per un ritorno all’Amburgo mentre l’attaccante danese ex Juve è retrocesso nelle gerarchie a causa di alcune prestazioni poco brillanti e di alcuni problemi muscolari. Inevitabile dunque affidarsi alla terza scelta in rosa, difficile però immaginare questi risultati. Dost si è rivelato eccezionale. Posto negli 11 titolari definitivamente assicurato, 15 presenze tra Campionato e Coppe, 16 gol e 4 assist e il Wolfsburg con lui in campo è tutt’ora imbattuto. Un bel biglietto da visita in vista dell’Inter, prossimo avversario dei tedeschi in Europa League, basta chiedere al Bayern e al Leverkusen se si ricordano di un certo numero 12 lì davanti. Ma senza dover scendere nel particolare si può dire che Dost attualmente è un vero e proprio incubo per tutti i difensori della Bundesliga.
Bas Dost è nato a Deventer (Olanda) il 31 maggio 1989, è cresciuto nelle giovanili del Germanicus e poi dell’Emmen prima di passare all’Heracles Almelo (Eredivisie) per la modica cifra di 100.000 €. Due stagioni molto positive con gli Eraclidi tant’è che nell’estate del 2010 viene acquistato dall’Heerenven per circa 2,5 milioni di euro. Qui Dost vive una stagione memorabile, sfumato il trasferimento all’Ajax che avevo trovato in lui l’erede di Luis Suarez, chiude la stagione 2011-2012 con 32 reti che gli valgono il titolo di Capocannoniere d’Olanda. Il talento Orange non passa inosservato, il Wolfsburg si aggiudica le prestazioni del ragazzo per la bellezza di 7 milioni di euro, tuttavia le prime stagioni non sono facili, poco spazio, poca serenità e poca fiducia. Poi però quando meno te lo aspetti, ecco la rinascita. 2 gol al Bayern in memoria di Junior Malanda, 1 gol e 1 assist contro l’Hoffenheim, le 4 reti a Leverkusen, le splendide doppiette contro l’Hertha e contro lo Sporting nell’andata dei sedicesimi di Europa League fino a quella siglata ieri a Brema. I tedeschi stanno disputando una stagione stratosferica, sono secondi in Bundesliga (8 punti di distacco dal Bayern e secondo miglior attacco con 53 reti alle spalle sempre e solamente dei tennistici uomini di Guardiola), si sono qualificati agli ottavi di finale di DFB Pokal e di Europa League, sono quindi praticamente in corsa ancora per tutti i titoli e stanno forse esprimendo ultimamente il miglior calcio del Vecchio Continente. Una buona percentuale di merito è proprio del 25enne attaccante olandese, sempre pronto a finalizzare tutti gli assist che gli giungono dai vari De Bruyne, Perisic, Caligiuri, Hunt, Rodriguez, Vieirinha e ora anche Schurrle. Un po’ come il Re Mida, Dost trasforma in oro ogni pallone che passa dalle sue parti, lui stesso conferma: “Mi sembra di rivivere la mia seconda stagione all’Heerenven, ora però non devo fermarmi“. Mancini e i tifosi nerazzurri sono avvisati.