Udinese-Palermo termina 1-3 e la squadra di Stramaccioni dopo l’inaspettato stop contro il Parma deve vedersela con un’altra battuta di arresto, anche se questa volta molto più sonora. In uno stadio Friuli in completo restyling, i bianconeri hanno affrontato un Palermo in splendida forma, in grado dal primo all’ultimo scampolo della partita di tramortire gli avversari a suon di gol ed azioni pericolose.

L’Udinese non vince due gare consecutive dal settembre 2014, mentre l’ultima vittoria risale ad un mese fa, cioè al 3-2 contro il Torino ottenuto lo scorso 8 marzo. Una situazione poco piacevole per una squadra che ad inizio stagione veniva additata come la rivelazione della stagione, complici i risultati positivi che all’ottava giornata di Campionato proiettavano i friulani al terzo posto in classifica. Con un occhio alle statistiche quella in corso è una delle peggiori annate della storia recente del club, ma l’armata di Stramaccioni non è priva di attenuanti.

Il tecnico romano si trova alla guida di un gruppo di giovani giocatori, capitanati da un Di Natale (anche oggi a segno) come sempre chioccia, ma che allo stesso tempo deve vedersela con un rendimento fisico altalenante. Un gruppo privo di campioni come Alexis Sanchez, Asamoah, o Pizarro per fare qualche esempio, ma sicuramente con qualche giovane promessa, si pensi ad Allan, o a Widmer, esterno svizzero che per le sue movenze ricorda tanto il connazionale Lichtsteiner. Per non dimenticare il portiere prodigio Scuffet, le cui qualità sono note a tutti nonostante sia passato dall’essere titolare all’essere il sostituto di Karnezis.

I risultati ottenuti, alla luce della qualità attuale della rosa e del gioco mostrato dalla squadra non sembrano proprio da buttare, in fondo nel momento dell’ingaggio del giovane tecnico il patron Pozzo era stato chiaro, Stramaccioni arrivava ad Udine per allestire un progetto a lungo termine sulla falsa riga di quanto aveva messo in piedi il predecessore Guidolin. C’è ancora tempo per farlo, magari cercando anche di migliorare in vista della prossima annata.