Un calciomercato movimentato e appassionante, paradossale ma anche romantico. Si, perché già da prima che cominciasse, in Italia venivano ufficializzati Lukas Podolski all’Inter e Alessio Cerci al Milan con Torres all’Atletico Madrid. Mica male. Ma il paradosso, o meglio l’eccezione, sta proprio qui: chi ha detto che il calciomercato di riparazione non possa essere emozionante quanto quello estivo?
A rispondere ci pensa di nuovo l’Inter con la bomba Shaqiri, il Napoli con Gabbiadini, e Ferrero che tra uno sketch e una risata, riporta Eto’o in Italia, alla sua Samp. A proposito, speriamo non finisca ancor prima di iniziare dopo il litigio con Mihajlović, ma questa è un’altra storia. Il calciomercato è un viaggio di fantasia, un sogno ad occhi aperti, di quelli che, però, delle volte si avverano, come anche i viaggi nel tempo. Ecco perché Gilardino torna in maglia viola, Borriello nella sua amata Genova sponda rossoblù, Santon all’Inter, seppur dopo qualche imbarazzo twitteriano e Matri che torna dal suo mentore Allegri.
E che non si pensi che cambiare in corsa sia la consacrazione del fallimento, anzi può anche diventare l’inizio di un nuovo momento di ottimismo, altrimenti come si spiega la risalita del Catania, dopo il calciomercato più pazzo e radicale che la gestione Pulvirenti ricordi? È stato anche il mercato degli scontenti, di due genio e sregolatezza come Cassano e Osvaldo, con l’Inter nello stesso destino, ma che per motivi diversi non ne faranno più parte, di Destro che dopo un anno e mezzo di panchina trova il suo posto nell’altra parte di Milano, quella rossonera e Giovinco che anticipa i suoi colleghi più attempati volando a Toronto. Una pellicola avvincente, con colpi di scena e un lieto fine, anche se non per tutti.