Chi si aspettava l’ennesima vittoria facile dell’Inter contro il Sassuolo è rimasto fortemente deluso. L’Inter contro gli uomini di Di Francesco gioca malamente, probabilmente la partita più brutta da quando Roberto Mancini si è accomodato sulla panchina dei nerazzurri. Il merito dei neroverdi è quello di essere riusciti a mettere in evidenza tutti i limiti tecnici e tattici che caratterizzano la squadra, per vari motivi mai saliti alla luce del sole, almeno fino alle 12.30 di oggi.

La cosa più grave è senza dubbio la mancanza di personalità. La squadra rispetto alle prime partite della gestione Mancini si è incredibilmente impaurita, realizzando un estenuante possesso palla mai concluso con un tiro verso la porta. Con Icardi in panchina per scelta tecnica, Mancini si affida nel primo tempo a Podolski che pur alternandosi in avanti con Palacio, non riesce a dare un minimo di pericolosità alle azioni dell’Inter.

C’è poi il capitolo difesa. Con mezzo reparto in infermeria il tecnico jesino affida la fascia destra a Donkor e le chiavi della retroguardia a Vidic e Ranocchia. Il serbo causa in parte l’eurogol di Simone Zaza, Ranocchia regge bene nonostante non sia in formissima. Donkor, dopo la buona prestazione contro il Torino viene promosso titolare ma contro il tridente di Di Francesco non se la passa affatto bene, Sansone è costantemente una spina nel fianco.

C’è poi la regressione inspiegabile di Kovacic. Il croato ha subito un’involuzione non da poco, nelle sue giocate ma soprattutto in fase offensiva, dove sciupa due contropiedi per un eccesso di generosità, quando avrebbe potuto trovarsi a tu per tu con Consigli. E qualche dubbio sull’incompatibilità tra lui e Shaqiri non può non venire alla luce.

E a sorgere sono anche alcune perplessità sul mercato. Pur se al momento poco consistenti le voci sull’interessamento a Cassano appaiono inspiegabili. Il fantasista barese nonostante porterebbe estro e fantasia nella rosa poco aiuterebbe in fase di copertura ed i vantaggi che potrebbe dare alla squadra appaiono esigui. Magari sarebbe meglio concentrarsi su un difensore che possa prendere la squadra per mano, anche se della trattativa a preoccupare sono soprattutto le continue smentite di dirigente ed allenatore

Da segnalare anche l’errore con cui nel secondo tempo Vidic è costretto ad uscire per far entrare Brozovic (impalpabile), quando ad uscire sarebbe dovuto essere Donkor che quasi per uno strano gioco del destino, guadagna sullo scadere l’espulsione ed il rigore che porta al 3-1 finale. Anche questo è segno di una totale confusione tra i nerazzurri. L’Inter appare allo sbando.