Dall’Inghilterra al Brasile, dalla Cornovaglia a Carmo da Cachoeira, Minas Gerais, con la stessa identica passione per il calcio e per il Subbuteo. Questa la parabola di Terry Lee, 32enne inglese emigrato oltreoceano, nel Sudeste, dove oggi vive con moglie e figlioletto. Del calcio da tavola, nato nel 1947 dall’idea del suo connazionale Peter Adolph, ne ha fatto il suo mestiere: è opera sua, infatti, tra le altre, la miniatura che riproduce la selfie esultanza di Francesco Totti dopo la doppietta nel derby di domenica scorsa, che ha fatto parlare di sé anche in Italia. L’abbiamo sentito per capire qualcosa in più di Subbuteo Art e del suo originale lavoro.
Gli inglesi hanno inventato il calcio ed il Subbuteo. Quanto ne sei orgoglioso?
“Immensamente! Sono profondamente orgoglioso delle radici del calcio e del Subbuteo. Sono stati entrambi una grossa parte della mia vita, e lo sono a maggior ragione adesso, come lavoro a tempo pieno”.
Ci racconti qualcosa in più sulla tua passione per questo gioco?
“Sono un grande appassionato di calcio e Subbuteo. Mi sento davvero fortunato ad aver fatto di tali passioni la mia occupazione a tempo pieno e ad avere la capacità di rappresentare momenti calcistici memorabili in forma Subbuteo. Tifo per l’Aston Villa da quando sono nato e amo vedere partite di tutti i campionati del mondo.”
In questi giorni in Italia abbiamo tutti adorato la tua ultima opera, il selfie di Totti. Perché hai scelto di rappresentarlo?
“La selfie esultanza di Totti è una delle ragioni di quelle che mi spingono a creare queste miniature di Subbuteo Art. E’ stato un momento memorabile che ho sentito il bisogno di rappresentare. Si vedono tutta la sua passione e tutto il suo orgoglio per la sua squadra. L’ho voluto creare per i tifosi, affinché possano avere immortalato un pezzo di storia calcistica”.
In Italia il suo gesto ha suscitato polemiche. Che idea ti sei fatto del calcio italiano?
“Adoro vedere il calcio italiano, c’è sempre così tanta passione, come in Sud America. Totti è una leggenda sia per la Roma, sia per il calcio italiano e la sua selfie esultanza mostra l’amore che ha ancora per la Roma e per questo spot dopo tutti questi anni”.
Qual è la miniatura di cui vai più orgoglioso?
“Mi piacciono tutte quante quelle che ho creato, avrei voluto tenerle tutte. La mia preferita è sempre stata la prima che ho realizzato, quella dello scorpione di Higuita nella partita giocata tra la sua Colombia e l’Inghilterra.”
Qual è stata la richiesta più strana, tra tutte quelle che hai ricevuto?
“Ho sempre avuto tantissime richieste strane. Di recente, la più memorabile è stata quella di Knockaert, un giocatore del Leicester, che ha festeggiato un gol indossando una maschera da cavallo”.
Qual è la scena che non hai ancora rappresentato e che sogni di rappresentare?
“Sto per realizzare un’opera che ho sempre sognato di realizzare: Maradona contro i sei giocatori del Belgio durante i mondiali del 1982. Un cliente mi ha chiesto quella scena, mi metterò al lavoro molto presto”.