Come si suol dire in alcune situazioni, tutti siamo vittime del fato, del destino, che in molti casi decide per noi. Il destino dell’Amburgo è quello di non retrocedere, rimanendo così l’unica squadra tedesca a non essere mai scesa in zweite Liga.
Si affrontavano per lo spareggio la migliore difesa casalinga (quella del Karlsruhe), e il peggior
attacco in trasferta (quello dall’Amburgo), e il primo tempo non poteva che finire 0-0. Punteggio che però non può star bene all’Amburgo dopo l’1-1 dell’andata in casa.
Partita bloccata fino al 77esimo, quando il Karlsruhe va in vantaggio con un contropiede e a colpire è Adler che davanti al portiere rimane freddo e non sbaglia: è 1-0. L’Amburgo continua ad attaccare ma senza esito positivo finché Diaz non trasforma una punizione dal limite al 91esimo in gol: punteggio sull’1-1 e si va ai supplementari.
Primo tempo supplementare scialbo e povero di azioni, nel secondo invece la musica cambia: l’Amburgo vuole la salvezza e spinge, cross dentro di Cleber che pesca Muller sul secondo palo, piattone a porta vuota ed è 1-2. Nel finale il Karlsruhe sbaglia anche un rigore con Hennings.
La partita di ieri è l’emblema di ciò che è l’Amburgo, soffre, lotta e rischia, ma la spunta, così da essere “irretrocedibili”, da sempre!