Il calcio è cambiato, in tutti i sensi. Non esistono i calciatori di una volta, le cosiddette bandiere che giocavano esclusivamente con una sola squadra, dimostrando grande attaccamento ai colori e non al denaro. Dagli anni ’80 in poi, però, anche a causa dell’avvento di televisioni, pay-tv, social network, il mondo pallonaro ha conosciuto una involuzione da far accapponare i capelli, con buona pace dei tifosi, ormai rassegnati a non riassaporare più il vecchio calcio. Anche sui colori delle maglie, che una volta erano sacre, il business ha avuto la meglio, con i club costretti, vuoi per liquidità, vuoi per novità, a modificare totalmente la tinta delle casacche.
FOTO – La nuova maglia Home dell’#Inter firmata @Nike http://t.co/oZ9CxwVkJu #FCIM pic.twitter.com/Uk07R3zxde
— F.C. Internazionale (@Inter) 8 Luglio 2014
E’ accaduto alla Juventus nel 2011, che ha scelto come seconda maglia un colore acceso come il fucsia, così come al Milan, lo scorso anno in campo con una maglia oro che male si legava alla storia del club. Oggi, è toccato all’Inter, che ha presentato le sue nuove maglie per la prossima stagione con una novità che, siamo sicuri, non farà di certo piacere agli appassionati del “biscione”. Nella foto, infatti, si nota un cambio radicale del colore della casacca che fu di Facchetti, Zanetti, con il totale abbandono al classico e storico nerazzurro. Uno stile “gessato sartoriale”, come definito dalla Nike, con il nero e sottili righe azzurre che formano la nuova veste dell’Inter. Dopo il logo senza stella, Thohir continua con la sua rivoluzione sotto tutti i punti di vista, causando malumori di una piazza che, quest’anno, vuole gioire per qualche trofeo. Intanto, sul web, gli stessi tifosi dell’Internazionale, protesta e la frase più celebre è “Ma che ci azzecca questa maglia con la nostra storia?”. Come dar torto a queste affermazioni?