18 dicembre 2010. Il mondo si colorava di nerazzurro, l’Inter conquistava il suo quinto e ultimo titolo stagionale. Ad allenare la squadra di Milano era Rafa Benitez, che cercava di riempire il vuoto che José Mourinho aveva lasciato nel cuore dei suoi tifosi. Moratti credeva di aver fatto la mossa giusta, scegliendo colui che aveva portato in alto il Liverpool. Si rivelerà tutt’altro che giusta. Lo spagnolo perse la Supercoppa Europea e i giocatori erano più in infermeria che sul campo. L’annata si prospettava davvero negativa, e i pronostici non furono errati. Benitez, dopo la vittoria del Mondiale per Club, continua a chiedere acquisti impossibili e, come regalo di Natale per i tifosi, il Presidente decide di cambiare allenatore. Esonera lo spagnolo e al suo posto arriva sulla panchina nerazzurra Leonardo. Il brasiliano conduce l’Inter per sei mesi, per poi scegliere il Paris Saint Germain. Dopo di lui c’è l’arrivo di Gian Piero Gasperini, le sue quattro sconfitte in cinque giornate e.. Avanti un altro! Entra dunque in gara Claudio Ranieri, ex Roma, ma anche lui dura poco prima di essere eliminato dal gioco. Arriva così dalla Primavera il giovane Andrea Stramaccioni. Bene bene! (Cit.) Il ragazzo inizia con il piede giusto ma, come gli altri, non è desinato ad avere una lunga carriera sulla panchina interista. Circa un anno e mezzo fa, Moratti decide di voler Walter Mazzarri a capo della sua armata e pochi mesi dopo ci sono dei cambi anche per quanto riguarda la presidenza. Massimo Moratti diventa presidente onorario ed Erik Thohir ottiene la maggior parte della società. A novembre c’è poi l’addio definitivo di Moratti e successivamente di Mazzarri. Thohir torna al 2004-2008 e richiama per la sua nuova società il buon vecchio Roberto Mancini, colui che ha cominciato a portare l’Inter in alto in quegli anni facendole vincere tre scudetti.
Ad ogni modo, dopo aver conquistato il mondo, dopo aver vinto 5 titoli su 6 sconfiggendo le squadre più forti, superando le critiche degli avversari che finirono le loro stagioni con zeru tituli, l’Inter ha vinto solo una Coppa Italia contro il Palermo. Un crollo devastante, che ha portato questa squadra dalle vette delle competizioni più importanti, a lottare a metà classifica. Colpa dell’allenatore? Colpa della presidenza? Colpa della squadra? Chi lo sa. Il fantasma di José si aggira ancora fra i tifosi, che continuano ad amare questi due colori nella buona e nella cattiva sorte, sperando un giorno di poter tornare a vivere quelle emozioni, quei brividi, che hanno caratterizzato il 2010 interista.