Vittoria doveva essere e vittoria è stata. L’Inter si sbarazza degli islandesi dello Stjarnan con un rotondo 3-0 nella gara d’andata del play-off per accedere ai gironi di Europa League. Successo facile per gli uomini di Mazzarri che, tuttavia, hanno faticato nei primi 40′ per trovare la rete del vantaggio. Poi ci ha pensato Icardi, su cross di Dodò a mettere le cose in chiaro e, da lì in avanti, i nerazzurri hanno avuto vita facile. Nella ripresa, infatti, prima Dodò (migliore in campo) e poi il neo entrato D’Ambrosio hanno posto la parola fine al match. L’Inter, nonostante abbia meritato di vincere, per buona parte della prima frazione di gioco ha sofferto la maggiore fisicità dei biancoblu, più avanti nella preparazione, ma incapaci di impensierire Handanovic per mancanza di precisione più che altro.
In difficoltà Vidic, apparso spaesato quanto il risultato era ancora fermo sullo 0-0, ma esperto al punto giusto quando c’era da fermare le avanzate della formazione nordica. Il “nuovo” 3-3-2-1-1 variato dal tecnico toscano ha fatto intravedere cose positive, ma anche negative. Se l’Inter dovesse trovare un centrocampo più fisico, a differenza di quello dello Stjarnan, potrebbe andare in difficoltà in virtù della mancanza di “cattiveria” dei mediani Hernanes e Kovacic che, a differenza di M’Vila, sono molto più portati a usare il “fioretto” grazie alle loro doti tecniche. Opaco poi, Botta, nell’inedito ruolo di trequartista alle spalle di Icardi, mentre progressi sono stati mostrati da Jonathan, bravo saltare l’uomo e mettere palloni interessanti al centro dell’area. Era importante tornare a casa con un buon risultato e l’Inter, sotto questo punto di vista, non ha deluso le aspettative. Ma tra dieci giorni c’è il Palermo, avversario diverso e molto più forte dello Stjarnan, e lì, si sa, errori dovuti alla stanchezza non saranno più ammessi.