fognini
foto @InteBNLdItalia

Alla vigilia dei quarti di finale, nessun italiano si piazza tra i primi otto del tabellone degli Internazionali d’Italia 2019, Masters 1000 su terra battuta di scena al Foro Italico di Roma.

Il primo turno ci aveva fatto ben sperare, se non sognare, poi le cose sono andate ben diversamente. Era già andato oltre ogni previsione il giovanissimo Jannik Sinner, che partito dalle pre qualificazioni si era issato fino al secondo turno, guadagnando comunque tantissime posizioni nella classifica atp; avevano brillantemente superato i match d’esordio anche Marco Cecchinato, Fabio Fognini e soprattutto Matteo Berrettini, autore di una vera e propria impresa contro Alexander Zverev, col pubblico del Centrale pronto a tributargli i meritati applausi.

Poi, si diceva, le cose sono cambiate. Dopo un mercoledì perso per pioggia, è stato un programma davvero intenso, quello andato in scena nella giornata di giovedì. E tutti gli italiani sono capitolati: primaSinner, poi Berrettini, ancora Cecchinato ed infine Fognini, arresosi al greco Stefanos Tsitsipas.

Che il greco sia uno dei più in forma del circuito è ben evidente e lo dimostrano i risultati che sta conseguendo da qualche mese a questa parte. Il tennista ligure, tuttavia, non lascia il torneo senza polemiche, ovvero quelle rivolte a lui nel dopo partita al direttore del torneo Sergio Palmieri, al quale rivolge espressioni volgare, invitandolo a lasciare il suo posto ad altri. Dichiarazioni che faranno sicuramente discutere e che ancora una volta pongono l’accento sul Fognini polemico anziché su quello talentuoso che (a vlte) si vede in campo.

Ora via ai quarti di finale, con tutti i migliori (a parte Zverev, appunto, vincitore due anni fa e finalista lo scorso anno) a contendersi il torneo: Federer ha faticato moltissimo contro Borna Coric, mentre Djokovic e soprattutto Nadal sembrano dei veri rulli compressori e sono pronti ad andare a caccia della finale.