Inzaghi sarebbe il nuovo allenatore del Milan. Questo quanto filtra dal vertice prolungatosi fino a tarda sera fra il presidente Silvio Berlusconi e l’AD Adriano Galliani. L’ex attaccante nelle ultime ore avrebbe superato la concorrenza di Unai Emery, l’allenatore basco del Siviglia su cui il club spagnolo preme per firmare il rinnovo di contratto mercoledì.

Quattro mesi dopo essere stato gelato dalla scelta di Berlusconi di affidare la squadra a Clarence Seedorf, l’ex attaccante riassapora l’occasione ora che l’olandese sembra andare incontro all’esonero con due stagioni d’anticipo. Anche se non ci sono comunicazioni in proposito, questo sembra l’epilogo scelto dal Milan, con la speranza che Seedorf trovi presto un altro ingaggio per non dovergli pagare i 10 milioni di euro lordi per i restanti due anni di contratto.

Il nodo, però, non è ancora completamente stato sciolto. Molto meno, circa un milione a stagione, è l’ingaggio di Emery: “I tifosi del Siviglia possono stare tranquilli”. Parole da prendere con le molle, anche se la soluzione interna ha progressivamente preso quota. Inzaghi, reduce da due anni di gavetta con gli Allievi Nazionali e la Primavera, ha meno esperienza dello spagnolo, però conosce bene l’ambiente, è già sotto contratto (avrebbe bisogno solo di un ritocco), ha buoni rapporti con i dirigenti e lo spogliatoio, non è considerato un accentratore e potrebbe contare sulle capacita’ di un vice quale Filippo Galli (e magari anche Mauro Tassotti, in dubbio se restare o seguire Allegri), che lo affiancherebbe in prima squadra come in Primavera hanno fatto altri due tecnici molto preparati: Stefano Nava e Fulvio Fiorin.