Carlo Tavecchio, FIGC (foto tratta da Google)

Alla fine Carlo Tavecchio si è arreso. Messo alle strette, il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio ha deciso di fare un passo indietro e di rassegnare le dimissioni, dopo aver provveduto nei giorni scorsi a sollevare dall’incarico il commissario tecnico Giampiero Ventura in seguito alla mancata qualificazione dell’Italia ai prossimi Campionati Mondiali di Russia 2018.

È un Presidente dimissionario a dir poco furibondo, quello che si presenta in conferenza stampa per chiarire lo stato delle cose e dare la sua versione dei fatti. Ce l’ha con tanti, a partire dai giornalisti che, secondo lui, sono stati autori di un vero e proprio “sciacallaggio politico” e mediatico nei suoi confronti. “Tavecchio paga per Ventura”, sono le parole di chi si definisce “disperato” per il clamoroso quanto disastroso risultato ottenuto dalla nazionale contro la Svezia, ma del quale sente di non avere responsabilità.

È stato trattato da unico colpevole per il fallimento, ma “se quel palo fosse entrato allora Tavecchio era un eroe?”, domanda a se stesso e agli altri. E poi prosegue difendendo il suo operato: “Ditemi quali sono i risultati delle altre federazioni. Secondo voi le 4 squadre in Champions sono venute perché Tavecchio ha la giacca blu o perché abbiamo cambiato gli equilibri europei? Uva è vicepresidente Uefa perché è bello? La Christillin è nel Consiglio Fifa grazie agli gnomi dietro la scrivania? Pensate che a 74 anni ho bisogno di sedermi su una sedia?”.

Il suo show continua e con tono deluso ma carico aggiunge: “Se ritengo di avere colpe per la mancata qualificazione al mondiale? Forse non essere intervenuto a Milano per cambiare allenatore alla fine del primo tempo…”, puntualizza con ironia.

Ora cosa accadrà al calcio italiano? Il Presidente del Coni Giovanni Malagò, che auspicava le dimissioni di Tavecchio, non nega ci possa essere la possibilità che la federazione venga commissariata. E sul tema nuovo allenatore, i tempi si profilano lunghi, dal momento che, come sottolineato oggi da più parti, sono stati contattati quattro-cinque allenatori – tutti impegnati – per cui si prospetta una scelta definitiva soltanto in estate, quando le altre nazionali si contenderanno la prossima Coppa del Mondo.