Dopo la partita con l’Inghilterra nessuno avrebbe immaginato un epilogo così triste. Italia fuori dai Mondiali dopo appena tre partite, obiettivo minimo degli ottavi non centrato, le dimissioni di Abete e Prandelli irrevocabili. Milioni di italiani incollati davanti alle televisioni, c’è chi piange nelle piazze d’Italia, dove da domani i maxi-schermi non ci saranno più, chi invece quasi incredulo con le mani nei capelli se la prende con ogni sorta di oggetto solido a cui dare un calcio.
Bicchieri, tappi, giornali, ogni cosa è buona per sfogare la rabbia, la rabbia di chi da domani dovrà iniziare a vedere le partite del mondiale da apatico, senza una squadra per la quale tifare. Il calcio è così, a volte è amaro e doloroso, come doloroso è stato il morso di Suarez a Chiellini, non visto dalla terna arbitrale, doloroso come le lacrime di chi, come Andrea Pirlo, si giocava, molto probabilmente, l’ultimo mondiale della sua carriera, o come le immagini di Balotelli nel finale di gara. Chissà cosa pensava Mario su quella panchina, lui che da eroe è diventato l’icona di un’Italia perdente. Una serata che nessuno aveva immaginato così, i locali e le piazza si svuotano lentamente, le persone con in pugno la bandiera che poco prima avevano sulle spalle o sventolavano, salgono nelle loro auto, ma questa volta non per suonare il clacson, ma per tornare a casa.
L’Italia con la vittoria sull’Inghilterra, aveva scacciato subito le critiche dovute alle scelte e al codice etico di Prandelli, c’era chi addirittura ci candidava come una delle favorite alla vittoria finale. Le ultime due partite hanno invece dimostrato come l’Italia non fosse pronta, e non meritasse di continuare questo mondiale. Il caldo, l’orario, gli arbitri, sono scuse che non possono reggere quando giochi due partite facendo due tiri in porta.
Da domani i suoni delle trombette e dei clacson, la birra con gli amici, i fumogeni colorati, i tricolori pitturati sulle facce, e le bandiere sui balconi, saranno solo un vecchio ricordo, l’Italia saluta i Mondiali e lo fa nel modo più amaro possibile.